(AGI) - Sulmona (L'Aquila), 3 ago. - Lo scorso 3 febbraio, esattamente sei mesi fa, nei pressi della capitale egiziana Il Cairo, e' stato rinvenuto il cadavere di un ragazzo italiano di 26 anni, giovane ricercatore presso l'Universita' di Cambridge, Giulio Regeni. Giulio, un giovane come noi - scrivono in una nota congiunta la Fillea Cgil di Sulmona e l'associazione AltreMenti Valle Peligna - un ragazzo come tanti che vivono anche nella nostra citta', si trovava in Egitto per completare una ricerca sulle organizzazioni sindacali indipendenti e sul loro ruolo nella costruzione di uno stato egiziano realmente democratico. E' stato ammazzato in circostanze ancora da accertare, ma e' certo che ha subito violenze e torture. Qualche giorno fa, il 23 luglio - ricordano le due associazioni - abbiamo aderito alla campagna di Amnesty International esponendo lo striscione ufficiale "Verita' per Giulio Regeni" sul balcone della sede cittadina della Cgil che da' sullo splendido scenario di Piazza Garibaldi. Dato che sino ad oggi hanno aderito numerose amministrazioni comunali, abbiamo scritto una lettera indirizzata al sindaco Annamaria Casini, protocollata in Comune il 28 luglio scorso (prot. N. 29982), in cui chiediamo al primo cittadino, alla Giunta e a tutto il nuovo Consiglio comunale - in quanto rappresentanti della nostra comunita' - di aderire alla campagna esponendo lo striscione ufficiale da uno dei balconi di Palazzo San Francesco. In Abruzzo hanno gia' aderito i Comuni di L'Aquila, Pescara e Lanciano e l'Universita' di Teramo. Auspichiamo che anche altri Comuni, enti, organizzazioni del territorio facciano altrettanto. Noi - concludono Fillea Cgil e AltreMenti - pensiamo che Sulmona debba tornare ad essere citta' della pace e della tolleranza ed un gesto tanto simbolico come l'adesione alla Campagna "Verita' per Giulio Regeni" rappresenti un primo passo verso quella direzione da noi tutti auspicata. (AGI)
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