Mostra fotografica ricorda missionario abruzzese Roberto Ciotola
(AGI) - Bolzano, 21 ott. - La Libera Associazione AbruzzesiTrentino Alto Adige presieduta da Sergio Paolo Sciullo dellaRocca ambasciatore d'Abruzzo nel mondo, nel quadro delleattivita' culturali ha ricordato a Bolzano con una mostrafotografica e documentale dal 10 al 20 ottobre presso la sedesociale del sodalizio, la figura di Padre Roberto Ciotola chefu missionario in Brasile per oltre sessanta anni, lo stessoera nato ad Ateleta in Provincia di L'Aquila il 21 luglio 1921orfano, a soli 13 anni entro' nel seminario dei missionariScalabriniani a Bassano del Grappa. La mostra e' statapossibile realizzarla
(AGI) - Bolzano, 21 ott. - La Libera Associazione AbruzzesiTrentino Alto Adige presieduta da Sergio Paolo Sciullo dellaRocca ambasciatore d'Abruzzo nel mondo, nel quadro delleattivita' culturali ha ricordato a Bolzano con una mostrafotografica e documentale dal 10 al 20 ottobre presso la sedesociale del sodalizio, la figura di Padre Roberto Ciotola chefu missionario in Brasile per oltre sessanta anni, lo stessoera nato ad Ateleta in Provincia di L'Aquila il 21 luglio 1921orfano, a soli 13 anni entro' nel seminario dei missionariScalabriniani a Bassano del Grappa. La mostra e' statapossibile realizzarla grazie alla collaborazione e all'inviodel materiale fornito dall'Associazione Abruzzese do Rio Grandedo Soul in Brasile con sede a Porto Alegre presieduta daTeresina Mammarella Dahmer e coordinata da Maria CristinaLiberatore Prando. La documentazione e le testimonianzeproposte hanno visto emergere una forte personalita' religiosae di alta cultura, sia per la storia dell'emigrazione abruzzesee sia per la storia della Chiesa. In questa occasione - scrivel'addetto stampa della Libera Associazione Abruzzesi TrentinoAlto Adige, Asmodeo Rennes - ricordiamo brevemente che PadreRoberto entro' in seminario nel 1933, ordinato diacono l'8settembre 1942, successivamente dottore in filosofia eteologia, ordinato sacerdote il 29 giugno 1945 a Bassano delGrappa. Dopo la sua ordinazione torna ad Ateleta per rivedere isuoi fratelli e' per celebrare la sua prima messa nel paesenatale tenutasi il 15 agosto 1945 all'aperto, nell'attualepiazza xx Settembre nel giardino al tempo a fianco della casaSciullo, in quanto a causa degli eventi bellici della secondaguerra mondiale la Chiesa del paese venne distrutta dalletruppe germaniche come quasi l'intero paese, in quantosfortunatamente posizionato sulla linea Gustav. Rientra cosi'dopo pochi giorni nella sede Scalabriniana a Bassano e da quicon altri sacerdoti missionari viene destinato a svolgere lasua attivita' religiosa in Brasile nello Stato del Rio Grandedove forte e' la presenza di emigranti italiani. In questoStato, ha svolto servizio nelle localita' di Casca, Guapore',Dois Lajeados, Sarandi, Passo Fundo e Serafina Correa. Degna diattenzione, e' la sua funzione di insegnante in particolarecome professore di italiano, portoghese, francese, latino einglese, fu direttore di scuola a Sarandi, e successivamenteper singolare carisma venne designato parroco a Serafina CorreaComune colonizzato dagli immigrati italiani giunti in Brasilealla fine dell'ottocento, che raggiunse poi il suo statoattuale di Municipio nel 1960. Questo Comune e' il primo almondo ad avere riconosciuto la lingua veneta nella sua variantedi italiano (talian) come lingua co-ufficiale a fianco dellalingua ufficiale nazionale portoghese. Padre Roberto, quiunitamente ad altri studiosi si impegno' per la custodia e ilmantenimento del patrimonio linguistico italiano. Muore il 23marzo 2008 all'eta' di ottantasette anni per infermita'cardiaca nella Casa Scalabriniana di Passo Fundo, mentre ifunerali saranno tenuti a Serafina Correa dove per suodesiderio e della popolazione locale, verra' sepolto. Il ritofunebre ha visto la presenza di oltre venti sacerdoticoncelebranti e la partecipazione di tutta la comunita' provatada questa grave perdita che ha lasciato un profondo vuoto nellacomunita' italiana del Brasile. Per questo si legge ancoranella nota - merita di essere ricordata la sua umanita', la suatestimonianza di pace, le sua cultura che sfidano il tempo. Perquesto andra' ricordato, oltre ogni tempo. L'auspicio de LaLibera Associazione Abruzzesi Trentino Alto Adige e' di vederepresto una strada a lui dedicata nel Comune di Ateleta, aricordo di un grande abruzzese che fu missionario in Brasileper molti lustri, nostro fratello in spirito, che oraimmortale, vive nella Gerusalemme Celeste, conclude la notadell'addetto stampa. (AGI)