Mostra-evento a 80 anni da scoperta del Guerriero di Capestrano
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Mostra-evento a 80 anni da scoperta del Guerriero di Capestrano

Mostra-evento a 80 anni da scoperta del Guerriero di Capestrano

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(AGI) - Pescara, 30 giu. - Ottanta anni fa (1934) la casualescoperta durante i lavori di dissodamento di un terrenoagricolo in una localita' a nord-est di Capestrano. Poi,simbolo dell'Abruzzo e grande protagonista, nel 2000,dell'apprezzatissima mostra itinerante "I piceni popolod'Europa", che tocco' Francoforte sul Meno, AscoliPiceno-Teramo e giunse fino a Roma. Oggi il Guerriero diCapestrano, scultura in pietra e marmo del VI secolo a.C.,raffigurante un guerriero dell'antico popolo italico deiPiceni, una delle opere piu' monumentali e impressionantidell'arte italica conservata a Chieti nel Museo archeologiconazionale d'Abruzzo, rivive una sua centralita', grazieall'iniziativa "80 anni dopo Ricomunicare il Guerriero diCapestrano". Una mostra evento, tra fonti d'archivio e videoproiezioni a cura della Soprintendenza Archeologica d'Abruzzo edel Polo museale dell'Abruzzo, in collaborazione con ilMinistero dei Beni e delle Attivita' culturali e la RegioneAbruzzo. La mostra, che rimarra' fruibile fino al 13 settembre,nella sede di Palazzo de Mayo a Chieti, sara' inauguratagiovedi' 2 luglio con un vernissage a partire dalle ore 18.00nel corso del quale sara' proiettato il video "La dama e ilguerriero Destini incrociati". Sono previste anche relazionisui temi "Nuove forme di comunicazione per la valorizzazionedel patrimonio archeologico" (a cura di Maria Ruggeri eLoredana D'Emilio), "Beni culturali: una nuova forma diturismo" (a cura di Giancarlo Zappacosta e FrancescoTentarelli). Per i saluti parteciperanno il presidente dellaGiunta regionale, Luciano D'Alfonso, il sindaco di Chieti,Umberto Di Primio, il vicepresidente del Csm, Giovanni Legnini,il soprintendente ad interim della Soprintendenza archeologicad'Abruzzo, Andrea Pessina, il direttore del Polo musealeAbruzzo, Lucia Arbace, e il presidente di FondazioneCarichieti, Pasquale Di Frischia. La mostra "80 anni dopoRicomunicare il Guerriero di Capestrano", espone alcune delletestimonianze documentarie più significative dell'avventurosopercorso che portò prima al fortuito rinvenimento della statuae poi alla sua consacrazione come simbolo dell'identitàabruzzese. L'itinerario espositivo si muove su due piani incostante interazione tra di loro e in un continuo gioco diassonanze: quello della documentazione cartacea, che ripercorreattraverso le lettere originali i primi contatti e i difficilirapporti con le istituzioni, e quello della documentazioneaudiovisiva, che movimenta immagini d'epoca e testi d'archivioper rielaborare creativamente la memoria mescolandola asuggestioni contemporanee. Video proiezioni di diverse misure ecaratteristiche connotano l'allestimento delle due sale,ospitando materiali eterogenei per "Ricomunicare" il Guerrierodi Capestrano 80 anni dopo. Nella prima un video mapping offreun primo contatto visivo/sonoro riproponendo una rivisitazionein chiave moderna della statua del Guerriero; nella seconda laraccolta di lettere trasformate in quadri animati racconta ilpassato nel linguaggio delle nuove tecnologie. Una performancerecitativa in un video originale arricchisce e integra lamostra per dare al visitatore una diversa e innovativadivulgazione dell'inedito carteggio custodito nell'archiviostorico della Soprintendenza. (AGI)Red/Ett
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