(AGI) - Pescara, 5 ago. - Annunciando i risultati delle analisi condotte da Goletta Verde sul mare abruzzese, dove nove punti su sette presentano cariche batteriche elevate, Legambiente sottolinea i problemi causati dalla mancata depurazione. "Nel mirino, dice Legambiente, ci sono fossi e foci dei fiumi che continuano a riversare in mare scarichi non adeguatamente depurati". Per questo Legambiente chiede che Regioni e Comuni si attivino per vigilare sui fondi investiti per l'adeguamento e il completamento degli impianti affinche' gia' dal prossimo anno si arrivi a risultati concreti e duraturi. A parlarne sono stati oggi Giuseppe Di Marco, presidente di Legambiente Abruzzo, e Katiuscia Eroe, portavoce di Goletta Verde, alla presenza di Mario Mazzocca, sottosegretario della Regione Abruzzo, e Gianni Melilla, parlamentare di Sel/Si. Le criticita' del sistema depurativo regionale emergono per Legambiente anche dall'ultima procedura di infrazione aperta dall'Unione europea nei confronti dell'Italia che comprende anche 26 agglomerati urbani abruzzesi. Condanne e procedure che potrebbero costare all'Abruzzo 8 milioni di euro. La richiesta di Di Marco e' che venga fatto un monitoraggio degli interventi in corso, che ammontano a 170 milioni di euro, come ha ricordato Mazzocca aggiungendo a questo dato anche le previsioni del Masterplan. Gia' dal prossimo anno, sostiene Di Marco, "i risultati devono essere sotto gli occhi di tutti e occorre far partire un'azione di tutela e riqualificazione dei corsi d'acqua". Da Legambiente parte anche la richiesta di una legge diversa da quella proposta dalla Regione e ferma in commissione. L'associazione sollecita poi un tavolo di coordinamento. (AGI)
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