Libri: esce "Il Tsa. Tra storia e cronaca", di Antonio Di Muzio
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Libri: esce "Il Tsa. Tra storia e cronaca", di Antonio Di Muzio

Libri: esce "Il Tsa. Tra storia e cronaca", di Antonio Di Muzio

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(AGI) - L'Aquila, 29 ott. - Verra' pubblicato prossimamente daRicerche&Redazioni il libro del giornalita dell'Aquila AntonioDi Muzio che traccia la storia del Teatro Stabile d'Abruzzo(Tsa), massimo ente teatrale regionale, fiore all'occhiellodella cultura in Abruzzo e in Italia. L'opera monumentale -oltre 600 pagine - introdotta dalla scrittrice Dacia Maraini,con la prefazione del professor Ferdinando Taviani, si avvaleanche di contributi di illustri studiosi, storici, personaggi eprotagonisti di questa grande storia. Quali sono le radici delTsa? Chi furono i fondatori? Quanto e' stato determinante ilruolo della politica nella nascita del Tsa? I politici si sonoserviti del teatro o gli uomini di teatro si sono serviti dellapolitica? Perche' Antonio Calenda abbandono' lo Stabileaquilano? Quanto durarono gli anni d'oro e quanto costarono? Lealtre istituzioni culturali hanno beneficiato del ruolo delTsa? Quando e' iniziata la decadenza? E' possibile rialzarsi erisorgere oppure dopo 51 anni il Tsa si trova a un fatidicobivio? Tanti interrogativi che il libro cerca di risolvere,attingendo alle fonti storiche e scritte, partendo da Amiternumper fare la storia di un teatro e dei teatri del territorio. Lastoria puntuale della maggiore istituzione culturale d'Abruzzo,conosciuta in tutto il mondo grazie a produzioni, spettacoli eprotagonisti che hanno lasciato un segno indelebile. Il libroe' il frutto di una ricerca durata 15 anni, che intreccia lestorie del Tsa con il Tadua, l'Atam, l'Uovo e l'Accademia diBelle Arti, fino ai gruppi teatrali istituzionali e nonistituzionali nati in modo spontaneo in Abruzzo.Dall'Introduzione di Dacia Maraini si legge, tra l'altro, che"...Antonio Di Muzio e' riuscito a raccontare con chiarezza eprecisione le tante storie che girano intorno alla nascita delTsa. Un'opera completa che racconta successi e flop, grandipersonaggi e grandi produzioni. Una pubblicazione molto utile.Anzi, direi necessaria. Un lavoro doveroso, inedito, per unente che e' stato fiore all'occhiello della cultura teatraleitaliana e internazionale. Il nostro e' un paese dalla memoriacorta. E invece la memoria e' la nostra coscienza storica, comedice Bergson". (AGI)Red/Ett
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