In Abruzzo e' emergenza credito e fisco, appello Confartigianato
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In Abruzzo e' emergenza credito e fisco, appello Confartigianato

In Abruzzo e' emergenza credito e fisco, appello Confartigianato

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(AGI) - Pescara, 29 set. - In Abruzzo e' emergenza credito efisco locale. Sempre meno credito viene erogato alle impreseartigiane: a marzo 2015, rispetto allo stesso mese dello scorsoanno, si registra una flessione di 78 milioni di euro, pari al-7%, dato che colloca la regione al penultimo posto dellaclassifica nazionale. Male anche i dati relativi al fiscolocale che, in Abruzzo, comprensivo anche della cosiddetta'tassa sulla tassa' relativa all'indeducibilita' dell'Imu,pesa, su una micro impresa-tipo di cinque addetti, per 11.621euro, pari a 2.324 euro per addetto. Il dato regionale e'superiore alla media italiana (11.164 euro, 2.233 euro peraddetto) e l'Abruzzo si posiziona al sesto posto dellagraduatoria nazionale. I dati, frutto di un approfondimento diConfartigianato Abruzzo su elaborazioni del Centro studi diConfartigianato nazionale, sono stati illustrati, nel corso diuna conferenza stampa nella sala Camplone della Camera diCommercio di Pescara, dal presidente e dal segretariodell'associazione regionale, Lorenzo Angelone e DanieleGiangiulli, i quali hanno lanciato un appello alla RegioneAbruzzo e al governatore Luciano D'Alfonso, affinche' preveda"misure di fiscalita' di vantaggio, procedendo, al contempo, asostenere le politiche per l'accesso al credito". Per quantoriguarda il credito, la flessione pari a 78 milioni di euro siregistra a fronte di uno stock, comprensivo delle sofferenze,di 1.038 milioni di euro concesso al comparto. L'Abruzzo,insieme al Friuli Venezia Giulia, e' al penultimo posto dellaclassifica nazionale. I dati sono ancora piu' allarmanti se sianalizza la serie storica della dinamica tendenziale deiprestiti all'artigianato, sempre negativi rispetto al marzo2013 ed in peggioramento dallo scorso trimestre a livelloregionale e in tutte le province. A livello territoriale, intre province su quattro - Pescara, Chieti e Teramo - laflessione e' superiore al -5% registrato in media a livellonazionale. Il calo dei prestiti all'artigianato, al lordo dellesofferenze, e' stato piu' accentuato in provincia di Teramo,che registra erogazioni pari a 287 milioni di euro, con un calodel 9,9% rispetto al marzo 2014. Seguono la provincia di Chieti(311 mln, -7,2%) e quella di Pescara (240 mln, -5,5%).L'Aquila, con 200 milioni e il -3,8%, e' l'unica provinciaabruzzese a far registrare un calo inferiore rispetto allamedia nazionale. Per quanto concerne il fisco locale, sulfronte tasse il dato abruzzese - 11.621 euro, pari a 2.324 europer addetto - e' superiore alla media italiana (11.164 euro,2.233 euro per addetto). In Abruzzo, per una micro impresa, iltotale dei cinque tributi locali - addizionale regionale,addizionale comunale, Irap, Imu e Tasi - nel 2014 e' pari a10.705 euro, cui si aggiungono 916 euro di 'tassa sulla tassa'.Per quanto riguarda le singole aliquote, l'addizionaleregionale e' pari all'1,73% (2013), l'addizionale comunale e'pari allo 0,60% (2013), l'Irap al 4,55% (2012), l'Imu al 9,25per mille (2014) e la Tasi allo 0,70 per mille (2014).L'Abruzzo, inoltre, e' la quinta regione per la piu' altaincidenza dei tributi regionali (Irap e addizionale regionaleIrpef): sono pari al 60,8% (58,9% in Italia). A livelloterritoriale, in testa c'e' la provincia di Teramo, con untotale di 11.859 euro, 2.379 euro per addetto e la 20/maposizione in Italia, seguita da Pescara (11.750 euro, 2.350euro, 24/ma posizione), Chieti (11.589 euro, 2.318 euro, 28/maposizione) e L'Aquila (11.254 euro, 2.521 euro, 41/maposizione). In testa alla classifica nazionale c'e' laprovincia di Napoli (2.523 euro), mentre chiude la graduatoriaAosta (1.643 euro). "Il credito che continua a mancare da unlato e l'elevata pressione fiscale dall'altro - commenta ilpresidente di Confartigianato Abruzzo, Lorenzo Angelone -stanno letteralmente mettendo in ginocchio il tessutoimprenditoriale abruzzese, gia' martoriato da una crisi senzaprecedenti. E' quindi indispensabile che la Regione faccia lapropria parte con misure di fiscalita' di vantaggio per tuttele imprese e, soprattutto, e' necessario che proceda in tempirapidissimi a sostenere le politiche per l'accesso al credito"."Dobbiamo scongiurare l'ipotesi di dover restituire allaComunita' Europea i fondi della vecchia programmazione -afferma il segretario regionale dell'associazione, DanieleGiangiulli - per questo vanno recuperati tutti i residui, chedevono essere destinati, entro la fine del mese di ottobre, aibandi gia' aperti per il sostegno al credito delle Pmiabruzzesi". (AGI)Ett
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