(AGI) - Pescara, 18 mag. - Oltre ogni piu' rosea previsione, superano quota 150 gli iscritti al seminario scientifico dal titolo "La fitodepurazione delle acque di scarico. Tecniche naturali di depurazione (constructed wet lands): tecnologie adeguate per il risanamento ambientale e per un futuro sostenibile", organizzato dalla scuola di formazione "Officina Ambiente" di Arta Abruzzo e in programma domani, dalle 9 alle 18, nella sala consiliare della Provincia di Pescara. L'evento e' patrocinato dall'Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e delle Amministrazioni provinciali di Pescara, Chieti, L'Aquila e Teramo. Vedra' in platea funzionari e tecnici da tutta Italia, in rappresentanza delle molteplici professioni interessate alla materia. La fitodepurazione e' un sistema naturale per il trattamento delle acque reflue domestiche e urbane e di scarichi agrotecnici o industriali. Ormai diffusa in tutto il mondo, in particolare in Europa, USA, Canada e Australia, dove viene chiamata contructed wet-lands, e' raccomandata in Italia dal Decreto Legislativo 152/06, cosiddetto "Testo Unico Ambientale", che la definisce "tecnologia naturale" di depurazione. In Abruzzo la legge 31/2000 testimonia che la Regione indirizza decisamente, per tali tipologie quali/quantitative di scarichi, verso l'adozione di sistemi naturali ed ecocompatibili di depurazione delle acque. Tuttavia, nonostante le premesse legislative, a livello locale la fitodepurazione - osseva l'Arta in una nota - e' ancora pressoche' sconosciuta e, a fronte di potenzialita' vastissime di applicazione, si registrano ancora pochissimi impianti realizzati. Scopo del seminario, che vede tra i relatori rappresentanti del ministero dell'Ambiente, dell'Ispra, dell'Istituto Superiore di Sanita' e dell'Enea, e' dare un contributo alla diffusione della conoscenza delle opportunita' offerte da questa tecnologia assai promettente per la difesa dell'ambiente e per la sostenibilita' ecologica, economica e sociale. (AGI)
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