Corruzione: dall'Aquila un messaggio contro la lotta comune
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Corruzione: dall'Aquila un messaggio contro la lotta comune

Corruzione: dall'Aquila un messaggio contro la lotta comune

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(AGI) - L'Aquila, 15 dic. - Ognuno di noi deve sentirsiresponsabile della battaglia comune contro la corruzione.Questo il messaggio lanciato oggi a L'Aquila nel corso dellatavola rotonda "Noi contro la corruzione". Voci autorevolidella societa' civile e delle istituzioni per ribadire conforza il no alla corruzione e rimettere al centro deicomportamenti pubblici l'etica, fondamento e collante del pattosociale fra Stato e cittadini. Piu' voci, un solo messaggio,metterci la faccia, non delegare l'azione di contrasto allacorruzione esclusivamente a strutture di controllo. FedericoMonaco, direttore regionale dell'Abruzzo, ha aperto con questeparole la tavola rotonda organizzata - non a caso - nel plessoche ospita la Corte dei Conti e l'Avvocatura di Stato.Ex-convento ed ex-penitenziario, ora presidio dello Stato: dasempre "luogo di riflessione sulle condotte di vita che si e'scelto di adottare". L'intervento di Francesco Greco si e'concentrato sulla criminalita' economica e sul ruolodell'Agenzia delle Entrate al contrasto alla corruzione. DonLuigi Ciotti, il sacerdote impegnato nella lotta a tutte lemafie che defini' la corruzione come "l'emblema di una societa'che ruba a se stessa", anche in questa occasione ha ricordatoche il problema piu' grave non e' solo chi fa il male ma quantiguardano e lasciano passare. "L'etica e' il primo arginedell'illegalita', un obiettivo che deve fare da sfondo a ogniprogetto, investimento e scelta strategica. Il nostro lavoro -ha spiegato il sacerdote - e' etico quando non prestiamo ilfianco a compromessi, scorciatoie e prepotenze di chi vuolecalpestare i diritti in nome di privilegi; ogni passo indietroe' un passo verso la corruzione". Raffaele Cantone, attraversoun videomessaggio, ha detto che per combattere la corruzione e'fondamentale spezzare il meccanismo di omerta' che la alimenta.E ha caldeggiato il sostegno, all'interno delleamministrazioni, del cosiddetto whistleblower, cioe' colui chepuo' denunciare gli illeciti avendo garantito l'anonimato. "Nonsi tratta di una delazione - ha aggiunto Cantone - ma diun'assunzione di responsabilita'". (AGI)Ett
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