Carichieti: mondo imprenditoriale, gestione resti territoriale
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Carichieti: mondo imprenditoriale, gestione resti territoriale

Carichieti: mondo imprenditoriale, gestione resti territoriale

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(AGI) - Pescara, 23 set. - Le Camere di Commercio di Chieti edi Pescara, l'Unione industriale e le associazioni dicategoria, si mobilitano per tutelare la Carichieti e metterein campo iniziative affinche' "la gestione dell'istituto dicredito resti in Abruzzo". Sulla questione legata alcommissariamento della banca si e' svolto un incontro, questamattina, a Pescara. Presenti i rappresentanti delleassociazioni, i sindacati, i sindaci di Chieti e Pescara,Umberto di Primio e Marco Alessandrini, i presidenti dellaProvincia di Chieti e Pescara, Enrico Di Giuseppantonio eGuerino Testa. Il presidente della Camera di Commercio diPescara, Daniele Becci, ha sottolineato la preoccupazione dellaclasse imprenditoriale relativa al commissariamento dellaCarichieti e circa il rischio per l'Abruzzo di perdere l'unicoistituto di credito a riferimento regionale. "L'imprenditoria -ha detto - non puo' rimanere passiva rispetto a questo ultimoatto. Quello che e' accaduto qualche giorno fa a Chieti e' pernoi l'ennesimo colpo di grazia alla nostra asfittica economia"."Oggi stiamo dando una risposta forte - ha detto PaoloPrimavera, presidente Confindustria Chieti - e qui ci sonotutti quelli che rappresentano il tessuto economico abruzzese.Faremo tutto cio' che e' possibile perche' la proprieta' diCarichieti rimanga territoriale. Le decisioni devono essereprese in Abruzzo perche' e' una banca che supporta soprattuttole piccole imprese. Forse siamo stati un po' leggeri anche noinel vigilare, ma questo e' l'ultimo istituto rimasto sulterritorio e noi vigileremo". "La Banca d'Italia ha detto chee' un problema di governance - ha evidenziato EnricoMarramiero, presidente Confindustria Pescara - ma lagovernance, seppur definita poco esaltante da Bankitalia, e'stata in grado di smaltire 300 milioni di euro di sofferenze.Lo scopo del commissariamento non e' efficientare le banche, matraghettarle verso altre soluzioni. Al di la' di quello chepotrebbe sembrare un disegno gia' preconfezionato, penso che inAbruzzo ci siano forze per una governance alternativa. Lasoluzione finale sembra gia' scritta, ma spero di sbagliarmi".Alessandrini ha sottolineato la necessita' di fare "frontecomune", mentre Di Primio ha sostenuto che "da una vicendanegativa dobbiamo ripartire con proposte positive non solo perCarichieti, ma per l'Abruzzo". Nel corso dell'incontro gliesponenti delle altre associazioni hanno sottolineato leconseguenze del commissariamento "non solo sulle imprese, maanche sulle famiglie". (AGI)Red/Ett
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