Capodogli spiaggiati: veterinaria Teramo partecipa a studio
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Capodogli spiaggiati: veterinaria Teramo partecipa a studio

Capodogli spiaggiati: veterinaria Teramo partecipa a studio

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(AGI) - Teramo, 19 set. - Lo spiaggiamento, lo scorso 12settembre sulle coste di Punta Penna a Vasto, di setteesemplari di capodoglio (Physeter macrocephalus) tre dei qualitutti di sesso femminile deceduti, "e' stata un'opportunita'piu' unica che rara di formazione in campo per gli studentidella Facolta' di Medicina Veterinaria dell'Universita' diTeramo". L'eccezionale evento, che ha richiamato l'attenzionedelle principali unita' di ricerca nazionali e internazionaliimpegnate nella salvaguardia dei cetacei, ha infatti visto inprima fila la Facolta' di Medicina Veterinaria di Teramocoordinata da Giovanni Di Guardo, docente di Patologia generalee Fisiopatologia veterinaria. Numerosi sono stati gli studentidel Corso di laurea in Medicina Veterinaria e di quello inTutela e Benessere Animale che hanno preso parte alleoperazioni per la predisposizione delle indagini necroscopiche,al fine di ricercare le cause che hanno portato questiesemplari a spiaggiarsi sulle coste abruzzesi. "Nelle prossimesettimane - ha spiegato Di Guardo, che il mese scorso hapartecipato a un Workshop internazionale nell'universita'statunitense di Princeton dove insieme al dottor Mazzariol haillustrato i risultati degli studi condotti in Italianell'ambito delle infezioni da Morbillivirus nei cetacei ? laFacolta' di Medicina Veterinaria di Teramo, tra le istituzionidi eccellenza e di referenza in questo campo, sara' impegnata -in collaborazione con l'Universita' di Padova, con l'IstitutoZooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e del Molise "G.Caporale" e con altre Istituzioni ed Enti di ricerca nazionalie internazionali - nelle indagini e nello studio delle causeche hanno portato questi mammiferi marini a spingersi in unhabitat per loro assolutamente inidoneo, rappresentato appuntodall'Adriatico centro-meridionale. A tal proposito, le indaginidi laboratorio potranno impiegare, come avvenne cinque anni fain occasione dell'evento registratosi lungo le coste pugliesi,anche diversi mesi nel definire le cause e la sequenza deglieventi spazio-temporali che hanno determinato quest'ultimoepisodio di spiaggiamento di capodogli lungo le costeadriatiche". "E' bene tenere in mente - ha aggiunto ? che itempi della scienza e quelli della comunicazione mediatica nonsono gli stessi. Sara' anzi opportuno che il pur inevitabileclamore mediatico dei giorni scorsi sia seguito dalla giustaenfasi che sara' bene dare alla 'notizia' quando gli esitidelle indagini laboratoristiche saranno disponibili, acoronamento del lungo e laborioso percorso da cui gli stessisaranno preceduti". (AGI)Red/Ett
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