No, Vittorio Di Battista non ha votato tre volte alle primarie del Pd
In un post su Facebook il padre di Alessandro Di Battista dice di aver votato tre volte, senza difficoltà. Non si sa se sia uno scherzo o meno, ma molti gli hanno creduto e il post è diventato virale sui social e ripreso da alcune testate online. Eppure non tornano i tempi, gli spazi percorsi, e soprattutto smentiscono le sedi: "Bufala colossale". In serata anche Di Battista ammette che si è trattato di un post ironico

In un lungo post su Facebook, Vittorio Di Battista, padre di Alessandro, ex deputato e uno dei leader del M5s, scrive di aver votato per tre volte alle primarie del Partito democratico. Tre voti diversi, dati a tre candidati diversi. “Con un documento valido, la tessera elettorale e qualche euro falso, puoi comportarti da bravo cittadino e far contenti tutti e tre i candidati, far gioire i commentatori e triplicare il numero dei votanti”, sembra denunciare Di Battista.
Sembra, perché a leggere il post potrebbe anche trattarsi di uno scherzo. Ma al di là delle intenzioni, la sua ricostruzione è diventata virale e il post è stato condiviso in poche ore migliaia di volte, finendo sui molti siti di informazione, e commentato da molti che in queste ore sostengono che l'uomo e attivista M5s avrebbe dimostrato la fallacia dei controlli alle primarie.
Eppure diverse cose non quadrano nel racconto fatto sui social, e dal Pd smentiscono che Di Battista abbia votato in alcuna sezione.
In primo non tornano i tempi indicati dallo stesso Di Battista. Il post in cui dice di aver votato tre volte è delle 7.36 del mattino, 24 minuti prima dell’apertura dei seggi. Ma è anche difficile credere agli spostamenti tra un seggio e l’altro, che Di Battista racconta in dettaglio. I tre voti infatti sarebbero stati dati, scrive sempre Di Battista, al Gazebo di Civita Castellana, nel viterbese, quello di Castelnuovo di Porto, comune a nord di Roma, e al gazebo di piazza Mazzini a Roma.
Si tratta di tre gazebo distanti circa 30 chilometri l’uno dall’altro, e i tempi di percorrenza medi tra loro sono di mezz’ora almeno in condizioni di traffico ottimali. Si tratta, escludendo il tempo di stesura del post, di un giro lungo una cinquantina di chilometri, con due pause e tempi da dedicare alle operazioni di voto che richiederebbero un tempo medio di almeno un’ora e mezza.
Come se non bastasse, contattati dall’AGI, gli organizzatori dei gazebo di Castelnuovo di Porto e Civita Castellana smentiscono che tra i votanti ci sia stato alcun Di Battista: “É una bufala colossale, facilmente verificabile dai registri dei votanti. Consideri inoltre che nel nostro gazebo le operazioni di voto sono iniziate alle 8,10”, commenta il segretario della sezione di Civita Castellana Simone Brunelli. Ma nemmeno a Castelnuovo di Porto hanno visto il padre di Di Battista al seggio: “Premesso che il seggio ha aperto alle ore 8.00 , smentisco nel modo più assoluto che oggi un signore o signora di cognome Di Battista abbia votato alle Primarie a Castelnuovo di Porto”.
Alle smentite delle due sezioni, in serata è arrivata anche quella ufficiale del Pd Lazio che ha precisato che DI Battista non abbia votato nemmeno nella sede di piazza Mazzini. Resta solo il dubbio che il padre di Alessandro con quel post abbia voluto prendere in giro chi gli ha creduto sui social più che i militanti e i gazebo dem.
Aggiornamento delle 19.20
In un secondo post su Facebook Vittorio di Battista ha ammesso che si è strattato di un post ironico, stigmatizzando chi gli ha creduto.
Twitter: @arcangelo_
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