La Camera dice sì al taglio dei vitalizi agli ex parlamentari (pronti a fare causa?)
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 La Camera dice sì al taglio dei vitalizi agli ex parlamentari (pronti a fare causa?)

La Camera dice sì al taglio dei vitalizi agli ex parlamentari (pronti a fare causa?)

Gabriele Fazio
 Roberto Fico e Luigi Di Maio
 Roberto Fico e Luigi Di Maio
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camera deputati 
camera deputati 
  • L’ex pluriministro Paolo Cirino Pomicino, uno dei moschettieri più abili di Andreotti, che per diciotto anni ha servito il paese dalle poltrone del Parlamento è uno di quelli che conduce la lotta in prima fila contro la riduzione dei vitalizi, vedrebbe ridursi il suo assegno dagli attuali 4,700 euro a circa 2.500.
Paolo Cirino Pomicino (Agf) 
Francesco Fotia / AGF  - Paolo Cirino Pomicino (Agf) 
  • Anche Walter Veltroni, ex sindaco di Roma, Vicepresidente del Consiglio, Ministro dei Beni Culturali e fondatore del Partito Democratico, ora riscopertosi fuori dai palazzi documentarista dall’enorme talento, rientrerebbe tra gli ex parlamentari che vedrebbero ridursi l’assegno che mensilmente, e per tutta la vita, arriva direttamente dalle nostre tasche. Dai quasi 9 mila euro attuali scenderebbe ad un più che dignitoso importo di 6000 euro.
  • Restando sempre dalla parte Sinistra della barricata tra gli ex parlamentari “fregati” dalla riforma sui vitalizi risulta anche Romano Prodi, ideatore dell’Ulivo, artefice dell’entrata dell’Italia nell’Unione Europea, seduto sulla prima poltrona del Parlamento, quella di Presidente, passerebbe dall’incassare 4.725 euro a 3.861.
 Romano Prodi
 Agf -  Romano Prodi
  • L’ex ministro socialista Claudio Martelli, che occupò la poltrona per quattro legislature anche come Vicepresidente del Consiglio e Ministro di Grazia e Giustizia, attualmente percepisce un assegno da 8.455 euro che si ridurrebbe a 3.900.
Claudio Martelli (Agf) 
Franco Cavassi / AGF  - Claudio Martelli (Agf) 
  • Alfonso Pecorario Scanio, pluriministro con le presidenze Amato e Prodi e Deputato per cinque legislature passerebbe dal ricevere 9.387 euro a circa 5.500.
Alfonso Pecoraro Scanio 
foto: Twitter  - Alfonso Pecoraro Scanio 
  • Calogero Mannino, Ministro della Repubblica in quota DC negli ambiti più disparati, dai Trasporti a gli interventi straordinari nel Mezzogiorno, dall’Agricoltura alla Marina Mercantile, vanta sei legislature sulle spalle. Il suo assegno si ridurrebbe dai 10mila euro attuali a circa 6.500 post-riforma.
Calogero Mannino (Agf) 
Armando Dadi / AGF  - Calogero Mannino (Agf) 
  • Nicola Vendola, detto Nichi, presidente di Sinistra, Ecologia e Libertà, e presidente per dieci anni della Regione Puglia, ha occupato una poltrona da Deputato per cinque legislature. Ciò ha fatto maturare per lui un assegno da 8.000 euro che si ridurrebbe circa a 5.
 Nichi Vendola/Afp
 Livia Crisafi/Controluce -  Nichi Vendola/Afp
  • Antonio Matarrese che molti ricordano, a ben ragione, come uno dei protagonisti della scena dirigenziale calcistica essendo stato presidente della Lega Calcio prima e della Federcalcio poi, in realtà vanta una carriera come Deputato della Repubblica Italiana nelle file della DC per ben cinque legislature. Con la riforma il suo assegno potrebbe scendere da 7.700 a 3000 euro mensili.
Antonio Matarrese (Agf) 
Piera Bossi / AGF  - Antonio Matarrese (Agf) 
  • Antonio Bassolino, classe ’47, un politico che ha vissuto tutte le fasi della storia della sinistra italiana, dal Partito Comunista al Partito Democratico (che lo scorso 2 novembre abbandona definitivamente), Presidente della Regione Campania, Sindaco di Napoli e Ministro del Lavoro del governo D’Alema, con i tagli previsti dalla riforma passerebbe dal ricevere 3.388 euro a circa 2000.
 Antonio Bassolino - agf
 Antonio Bassolino - agf
  • Massimo Cacciari, filosofo si, ma anche ex sindaco di Venezia e noto commentatore dei salotti politici televisivi, fu eletto alla Camera dei Deputati con il Partito Comunista e ci rimase per due legislature, dal 1976 al 1983. Attualmente gli viene corrisposto un vitalizio di 4.724 euro che post-riforma potrebbe scendere a 1.551.
Massimo Cacciari (Agf) 
Giuseppe Nicoloro / AGF  - Massimo Cacciari (Agf) 
  • Gino Paoli, che per tutti noi resta semplicemente l’autore delle colonne sonore della nostra vita, a qualsiasi generazione si appartenga. Colui che ci ha regalato un patrimonio di emozioni con brani come Il cielo in una stanza, Quattro amici, Senza fine, Sapore di sale e Una lunga storia d’amore. Ma in realtà nel suo curriculum troviamo anche una partecipazione alla decima legislatura eletto con il Partito Comunista. Tra l’altro, forse considerata la sua evidente esperienza di tour, fu anche componente della Commissione Trasporti. Il suo assegno si ridurrebbe da 3.100 a 1.088 euro.
 Gino Paoli
 ML Antonelli/Agf -  Gino Paoli
  • Non poteva mancare all’appello la più famosa tra le nostre ex parlamentari: Elena Anna Staller, in arte (indiscussa) Ilona Staller, nota anche nel belpaese come la mitologica Cicciolina. Attrice di film porno natia di Budapest, come molti ricorderanno, venne eletta in Parlamento col partito radicale raccogliendo 20mila preferenze (seconda solo a Marco Pannella). Si impegnò ardentemente nelle battaglie per i diritti umani e contro il nucleare. Fu componente prima della commissione Difesa e poi di quella Trasporti. Il suo assegno che ruota intorno ai 3000 euro si ridimensionerebbe intorno ai mille.
Marco Pannella con Ilona Staller nel 1987 (agf) 
Marco Pannella con Ilona Staller nel 1987 (agf) 
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