Poco più di tre minuti, intensi, quasi sofferti, tutti incentrati intorno a un unico, semplice messaggio: una nascita. O, forse, una ri-nascita, trattandosi di un invito all'elettorato europeo a partecipare in massa al voto per il rinnovo del Parlamento di Strasburgo in quello che è forse il momento più delicato e complesso nella storia dell'Unione europea.
A solo un mese dalle elezioni del 23-26 maggio, il Parlamento europeo lancia così il cortometraggio "Scegli il tuo futuro" per incoraggiare i cittadini a votare. Diretto dal pluripremiato Frédéric Planchon, documenta i momenti intensi, belli e fragili che vivono i bambini appena nati quando fanno il loro ingresso nel mondo.
Al di là della voce fuori campo di una ragazzina danese di 11 anni che fa appello al senso di responsabilità degli elettori - “Ognuno di noi può lasciare un segno, ma insieme possiamo fare la differenza. Scegli l'Europa in cui vuoi che io cresca” - è un video che lancia un messaggio di consapevolezza della delicatezza del momento storico, in cui l'idea di restare uniti è in linea con i risultati di un sondaggio telefonico commissionato dal Parlamento in aprile (Eurobarometro Flash 4021 2-9 Aprile 2019), che indica che l'80% dei cittadini concorda sul fatto che ciò che unisce gli europei è più importante di ciò che li separa .
I negoziati sulla Brexit hanno mostrato le incertezze create da una possibile uscita e i rischi che possono derivare dall’abbandono della protezione dell'UE. Alla domanda su quali sono i sentimenti che per primi vengono in mente quando si pensa all'UE, la maggior parte degli europei ha risposto speranza o fiducia (55% in totale), mentre l'incertezza sul futuro dell'Europa suscita il dubbio, come sentimento predominante, per un terzo dei cittadini europei intervistati (Tabella 2).
Il dibattito sulla Brexit ha anche dimostrato quanto siano diventati interconnessi i paesi Ue negli anni. I dati dell’Eurobarometro di primavera 2019 (19 febbraio - 4 marzo) rivelano che oltre due terzi (68%) degli europei ritiene che l'UE abbia apportato benefici al proprio Paese e il 61% che l'UE sia una cosa positiva.
Inoltre, le pressioni esterne che provengono dai paesi terzi impongono agli Stati membri dell'UE di restare più uniti, se vogliono continuare ad avere una certa influenza ed esercitare un peso politico nel nuovo ordine mondiale. L'Eurobarometro di primavera mostra che i cittadini sono interessati soprattutto alla situazione dell'economia, alle prospettive occupazionali, alle migrazioni, ai cambiamenti climatici e alla lotta contro il terrorismo, tutti elementi che indicano la necessità di una maggiore coesione, cooperazione e azione comune
Il futuro dell'Europa è ora nelle mani di coloro che andranno a votare alle elezioni europee del 23-26 maggio. Sebbene dall’Eurobarometro di primavera risulti che più di un terzo dei cittadini dell'UE (35%) era già sicuro di andare a votare, un altro terzo (32%) si era detto ancora non convinto . Fra i giovani in età di voto, anche se hanno normalmente un’attitudine più positiva nei confronti dell'UE (74%), solo il 21% era certo di andare a votare, mentre il 34% non aveva ancora preso una decisione e il 31% quasi lo esclude.
Il video
Tutte le donne che appaiono nel film sono incinte o hanno appena partorito.Tutte le scene di parto sono reali e in totale sono stati filmati 15 futuri genitori in Grecia, Danimarca, Repubblica Ceca e Ungheria. iIl video è stato girato in 12 giorni nei mesi di febbraio e marzo 2019 in cinque diversi ospedali europei: Semmelweis University 2 Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia (Ungheria), Rea Maternity Hospital (Atene, Grecia), Università Attikon Ospedale (Atene, Grecia), Porodnice Apolinář e Oblastni nemocnice Pribram (Praga, Repubblica Ceca) e Odense Universitet Hospital (Odense, Danimarca). Sin dall'inizio, il regista voleva girare in almeno tre diversi Paesi europei, coprendo l'Europa settentrionale, centrale e meridionale. Durante il processo di pre-produzione, la società di produzione ha contattato diversi ospedali in tutta Europa e alla fine ha scelto quelli più desiderosi di partecipare al progetto. In totale, sono stati contattati circa 20 ospedali in 13 paesi europei.