Entra nel vivo la discussione tra governo e sindacati sulla legge di bilancio e, dal vertice di Palazzo Chigi, emerge che sarà continuo il confronto in vista del varo della manovra. Dopo una nuova domenica di tensioni, con il muro di Matteo Renzi che continua ad 'agitare' il governo sui temi della manovra e della delega ai servizi segreti, si segnala una giornata di una 'tregua armata'.
Le truppe della maggioranza si sono ricompattate in vista del voto finale, atteso per martedì 8, sulla riforma che introduce il taglio dei parlamentari, anche se manca ancora il corollario sui contrappesi che dovranno essere applicati alla riforma per ottenere il via libera di tutti i partiti che sostengono l'esecutivo di Giuseppe Conte, oltre che del M5s, anche di Pd, Italia viva e Leu.
La figura del senatore di Rignano sull'Arno rimane comunque sempre al centro del dibattito politico, dentro e fuori al palazzo, non per ultimo anche per la condanna dei genitori, Laura Bovoli e Tiziano Renzi, a un anno e 9 mesi di reclusione, con sospensione della pena, al termine del processo per due fatture false.
Oltre alle fibrillazioni sul tema dei servizi segreti, con Renzi, che chiede a Conte di andare al Copasir, "spiegare tutto sulla spy story" e cedere la delega ai servizi, rimane in sospeso l'altro fronte, quello degli F35. Nel Movimento 5 stelle ieri era stato accolto con malumore il retroscena del Corriere su un presunta intesa tra il premier e il segretario di Stato Usa Mike Pompeo sul rispetto dell'accordo con Washington per l'acquisto di novanta F35. In serata fonti di Palazzo Chigi avevano rassicurato: "Conte è d'accordo sulla rinegoziazione".
Nei mesi scorsi si era parlato di un taglio di 20- 30 caccia della commessa. Nel governo M5s-Lega era stato Matteo Salvini a difendere il rispetto dell'accordo. Ora resta da capire cosa accadrà con il governo giallorosso. La fornitura iniziale prevista era di 131 velivoli per Aeronautica e Marina, poi era scesa a 90 nel 2012. Il Movimento 5 stelle è sempre stato contrario all'acquisto. La giornata politica è stata segnata anche dalla tragedia del naufragio al largo di Lampedusa, dove 13 migranti sono morti dopo che un barchino con una cinquantina di persone a bordo si è rovesciato. "Più partenze, più sbarchi, più morti, non occorreva uno scienziato per prevedere il disastro", ha commentato l'ex ministro dell'Interno Salvini.
Sul fronte dell'opposizione, il centrodestra - dopo il vertice di ieri a Milano tra i leader Salvini, Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi - dovrebbe votare compatto a favore del taglio dei parlamentari, a meno che Lega, FdI e FI non si dovessero accorgere di essere fondamentali ad aiutare la maggioranza ad approvare la manovra. Mentre gli ex lumbard e Meloni sono ancora divisi sull'indicazione del presidente del Copasir, che entrambi rivendicano per il proprio partito.