"I livelli di sicurezza su Rete ferroviaria italiana hanno standard molto elevati, che sono addirittura definibili invidiabili a livello europeo. Questo non accade per le linee e i binari di proprietà regionali, o meglio non accade sempre". Lo ha detto il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, parlando con i cronisti a margine della cerimonia lungo i binari della Ferrotramviaria tra Andria e Corato, dove il 12 luglio 2016 due treni si scontrarono provocando 23 morti e 51 feriti.
Il ministro, che ha voluto fare una visita in forma privata, ha deposto un mazzo di fiori sui binari. Secondo il ministro Toninelli, laddove gli standard di sicurezza "non sono minimi e sufficienti e l'Agenzia per sicurezza nazionale limita, significa che non c'è questa capacità di far viaggiare i treni".
"Allora i presidenti di Regione che si trovano in queste condizioni - ha proseguito - dovrebbero assumersi la responsabilità di disinteressarsi di alcuni luoghi di potere, che sono ad esempio i cda e alcune concessionarie di persone che comandano e contano tanto a livello locale, trasferire solo i binari a Rete ferroviaria italiana, togliendo e non rinnovando - come mi sembra sia accaduto in questa occasione - la concessione a chi non ha adempiuto come da contratto alla qualità e alla sicurezza del servizio. Bisogna essere intransigenti - ha sottolineato - quando si dà una concessione che riguarda un servizio pubblico essenziale quale i trasporti. Significa che si è fallito e chi fallisce deve subire sanzioni e, certamente, non deve avere rinnovi".
"Da settembre - ha annunciato il ministro - farò un tour a livello nazionale, sui treni e i binari che marciano male, e andrò a chiedere ai governatori di trasferire a Rete ferroviaria italiana (cioè allo Stato) la gestione dei binari, non dei treni che ci marciano sopra che rimarranno di competenza della Regione, perché oggi la sicurezza di Rfi è più alta di quella dei binari gestiti da alcune regioni".