Terrorismo: Alfano, "elevata vigilanza su obiettivi sensibili"
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Terrorismo: Alfano, "elevata vigilanza su obiettivi sensibili"

Terrorismo: Alfano, "elevata vigilanza su obiettivi sensibili"

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(AGI)- Roma, 26 set. - In Italia "non c'e' una minacciaspecifica", ma "il livello di allerta e' molto alto" e "lavigilanza sugli obiettivi sensibili e' stata ulteriormenteelevata". Lo ha detto il ministro dell'Interno, AngelinoAlfano, ai microfoni di Radio24, parlando dei rischi legati alterrorismo di matrice religiosa. "L'attenzione e' massima - haribadito il ministro - ma al tempo stesso occorre, per senso diresponsabilita', dire che non ci sono delle precise minaccegia' individuate". "Siamo vigili su ogni possibile segnale,anche il piu' tenue e apparentemente insignificante", haconfermato Alfano, ricordando la lettera inviata ai prefettiper elevare la vigilanza sugli obiettivi sensibili. Italia menoesposta a rischi per la partecipazione piu' defilata allacoalizione anti Isis? "Siamo parte del fronte comune checontrasta il terrorismo - ha ricordato il ministro - siamofornitori di sostegno a quelle popolazioni locali a cui abbiamodato aiuto, anche fornendo delle armi; siamo in prima lineaperche' daremo degli aerei da rifornimento e degliaddestratori, se servira'. Certo, c'e' chi e' piu' esposto dinoi, ma non possiamo in questo trovare motivo per rilassarci".Per Alfano, anche a livello europeo occorre muoversi su duelivelli: "controllare il proselitismo attraverso la rete e icanali informatici" e "aumentare l'attenzione ai passeggeri cheattraversano la zona Schengen". In particolare, "bisognarafforzare la procedura del Pnr (Passenger name record), ilcodice che consente ai Paesi Ue di avere una possibilita'ulteriore di censire e di monitorare i transiti dall'areaSchengen". "Proporro' al governo l'approvazione di alcune normeche secondo me possono rafforzare il contrasto al terrorismointernazionale" ha detto il ministro dell'Interno. "La prima -ha spiegato il ministro - e' una misura di prevenzione daestendere anche a quelli che pensano di recarsi in teatri diguerra stranieri: e' l'estensione di misure gia' esistenticontro mafiosi, contro soggetti particolari, e che iopreferirei tipizzare ulteriormente definendo al meglio la suaapplicabilita' ai potenziali 'foreign fighters'". Il rischio,ha ribadito Alfano, e' quello che "i combattenti europei, eanche italiani, che si recano all'estero, poi possano dareorigine a fenomeni di 'reducismo'", ovvero "una voltaradicalizzatisi ulteriormente, possano tornare al Paese diorigine a fare eventuali attentati". "L'altra norma che intendoproporre - ha concluso il ministro - e' quello che consente lapunibilita' anche chi di chi va a combattere, non solo delreclutatore, punibile gia' oggi in base ad una precisa normadel codice penale". (AGI).
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