Forza Italia non voterà Marcello Foa alla presidenza della Rai, facendo mancare la necessaria maggioranza in Commissione di Vigilanza, dove gli azzurri contano 7 membri. E non tanto per il profilo "sovranista" del candidato, che lo rende sgradito al Pd, ma per la scelta della maggioranza di non consultare le opposizioni. Non una questione di merito ma di metodo, come aveva preannunciato lo stesso Berlusconi. A ufficializzare quella che potrebbe rivelarsi una rottura con l'alleato leghista di più ampio respiro, è il vicepresidente del partito, Antonio Tajani.
"Non potremo votare il candidato Presidente Rai indicato dal governo. Avremmo voluto un metodo completamente diverso da quello seguito visto che la legge prevede che non sia il governo a decidere il presidente ma il Parlamento attraverso la Commissione di vigilanza perché il legislatore ha voluto che il presidente della Rai fosse un elemento di garanzia", ha dichiarato il presidente del Parlamento Europea intervenendo a una conferenza stampa organizzata a Venezia contro il Dl Dignità, "siamo rimasti delusi dal metodo, non siamo stati informati della scelta che il governo aveva fatto, anche visto che noi abbiamo fatto delle proposte che potevano raccogliere un ampio consenso ma non siamo stati ascoltati. È il metodo che non ci piace. Non ci possono essere imposizioni ma scelte sempre condivise per questo siamo rammaricati ma siamo costretti a votare no, e non lo facciamo a cuor leggero ma siamo obbligati a ricordare che vanno sempre rispettate le regole".
Con qualche mal di pancia, arriva il sì di Fdi
Un sì, seppur critico nei confronti del metodo, arriva da Fratelli d'Italia. "Non condivido il metodo adottato finora, un metodo che con il cambiamento ha poco a che fare ma sentir parlare dal Partito Democratico di lottizzazione della Rai dopo quello fatto da Renzi è veramente ridicolo... Alla fine la sinistra ci ha convinto a votare Marcello Foa presidente della Rai", afferma Giorgia Meloni.
Di Maio: "Sovranismo un reato? Arrestateci tutti"
"Vorrei sapere qual è la motivazione per cui Foa non può essere il presidente della Rai", commenta il ministro al Lavoro e allo Sviluppo economico, Luigi Di Maio, "se mi si dice che è sovranista
ricordo sempre che sovranità è una parola che sta nella Costituzione della Repubblica italiana al primo articolo e per anni è sembrato che si fosse in torto quando si difendevano gli interessi della nazione. Sovranità significa difendere per la prima volta gli interessi degli italiani, se questo è un reato allora arrestateci tutti perché noi abbiamo iniziato a farlo".