Le condanne di alcuni esponenti leghisti sulle presunte 'spese pazze' in Regione Lombardia, in particolare quella ad 1 anno e 8 mesi per l'attuale capogruppo della Lega al Senato, Massimiliano Romeo, agitano gli alleati di governo 5 stelle. Le perplessità dentro M5s non mancano perché si tratta - viene riferito all'AGI - di "un fatto rilevante, non una bazzecola", anche se qualcuno dice "sono affari loro".
Il tema dell'onestà - da sempre slogan identificativo del loro 'popolo' - sta molto a cuore ai pentastellati ma oggi non ci sono dichiarazioni ufficiali. Insomma, si è scelto un basso profilo, anche se non manca chi tra i 5 stelle mette in evidenza che se una condanna di questo tipo avesse coinvolto uno dei loro "si sarebbe già autosospeso, o sarebbe stato allontanato".
Dopo la condanna, in primo grado, di Romeo per peculato nel processo sulle presunte 'spese pazze' con i fondi pubblici dei rimborsi assegnati ai gruppi consiliari della Regione Lombardia, tra i 5 Stelle c'e' chi si aspetta, ritenendolo "logico e doveroso", che la Lega "dirà' qualcosa". Nessuna pressione in proposito anche se, al momento, sull'argomento tacciono sia il leader della Lega, Matteo Salvini, sia quello di M5s, Luigi Di Maio.