È la crescita economica dell'Italia l'argomento politico di gran lunga più dibattuto della settimana sui social. #CrescitaZero è stato l'hashtag più usato su Twitter con 14.722 conversazioni generate, non solo tra i temi politici, ma tra tutti i temi discussi. Più delle proteste dei cittadini di Torre Maura (12.974), ma soprattutto più di temi più leggeri e popolari come lo sport (#RomaNapoli è stato twittato 11.267 volte) e #Masterchef nella settimana della finale (10.372).
Mentre gli altri temi politici che hanno acceso i social sono stati nell'ordine: #LegittimaDifesa (12.100), #RevengePorn (7.627) e #FamigliaTradizionale (7.336). Una settimana che, tra l'altro, ha visto Matteo Salvini cedere lo scettro di politico più 'condiviso', in favore di Matteo Renzi e Laura Boldrini. è quanto emerge da un'indagine condotta da AGI con KPI6 prendendo in considerazione la settimana tra giovedì 28 marzo e giovedì 4 aprile.
I dati raccolti da KPI6 dicono che è dell'ex presidente del consiglio il tweet più volte rilanciato sui social negli ultimi sette giorni. Il suo "Con noi +1,5%, con voi zero" ha raggiunto circa 3,4 milioni di utenti di Twitter ottenendo un terzo dei retweet totali sul tema (1.465). La 'replica' più incisiva è arrivata dal leghista Claudio Borghi; suo il tweet che ha generato più impressioni positive tra i parlamentari di maggioranza (180 retweet, per un totale di 56.500 persone raggiunte) con la promessa che "Con la nuova Europa faremo la manovra in deficit".
Salvini dà dei “gufi” a Confindustria che prevede per l’Italia #crescitaZERO. Di Maio lo attacca: «Noi non siamo Renzi!»
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 28 marzo 2019
Stavolta ha ragione Di Maio, voi non siete Renzi. Gufi o non gufi, con noi infatti l’Italia faceva +1,5, con voi ZERO. Non siete Renzi, lo dicono i dati #ISTAT
Quanto al tenore dei tweet degli utenti dei social sul tema (14.722 rilanciati 48 mila volte), circa il 45% esprime disapprovazione e preoccupazione per i dati sulla crescita, il 31% rabbia: un sentimento quasi totalmente negativo quindi. E se i temi dell'economia 'premiano' Renzi, quelli della difesa delle donne e l'approvazione del 'revenge porn' vedono spiccare i tweet di Laura Boldrini, che per la prima volta strappa a Salvini lo scettro di politico più rilanciato sui social.
L'ex presidente della Camera affianca il leader della Lega anche sul podio di politico più menzionato, sancendo una popolarità che alcuni avevano cominciato a percepire e che anche i dati confermano: il suo tweet di risposta a Salvini, che l'aveva attaccata per la sua tarantella in piazza durante il congresso sulla famiglia, ha raggiunto 881mila persone per un totale di 691 retweet. Complice anche la sua popolarità tra le donne, che sono state circa il 90% degli utenti ad aver usato l'hashtag #WcfVerona.
Difficilissimo leggerli tutti perché sono migliaia, ma ci sto provando.
— laura boldrini (@lauraboldrini) 31 marzo 2019
Grazie!
A tutti voi che mi state scrivendo #IoBalloConLaura mando il mio abbraccio e faccio una promessa: non mollerò mai sulle nostre battaglie e presto torneremo a ballare!https://t.co/2BxOgLakQU
I temi accesi del congresso di Verona si sono riverberati sulle discussioni sui social, altrettanto accese e polarizzate: rabbia e disapprovazione è il sentimento di due tweet su tre (rispettivamente 33,3 e 31,5 percento), seguiti da felicità (10,2) e tristezza (9,3%). Anche la legittima difesa, seppur tema meno dibattuto, ha polarizzato molto le opinioni: dei 12.100 tweet dedicati all'argomento, nel 46% prevale un sentimento di rabbia, nel 32% di disapprovazione. Mentre è un tweet di Matteo Salvini ad aver avuto più successo sull'argomento, con la sua esultanza per l'approvazione della legge che ha raggiunto 1 milione di persone con 452 retweet.
Morto di crepacuore dopo un umiliante calvario giudiziario. #Legittimadifesa, una legge, una vittoria dedicata a te, #Ermes. pic.twitter.com/AnzU2sCz48
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 29 marzo 2019
Infine, se legge sul revenge porn ha trovato tutti d'accordo a Montecitorio, sui social i politici sono tornati a dividersi: l'iniziale bocciatura dell'emendamento di Boldrini è stato rimarcato con successo dall'ex presidente della Camera, che in un tweet ha accusato la maggioranza di aver bocciato la sua legge, generando 5,6 mila retweet e raggiungendo 881mila persone. Un pò meno efficace l'esultanza di Luigi Di Maio, che raggiunge 517mila persone con 344 retweet, ancora meno quella di Matteo Orfini che ne raggiunge 105 mila con 54 condivisioni.
Twitter: @arcangelo_