Sono il caso Siri, lo stupro di Viterbo e il 25 aprile, che si conferma tema divisivo, gli argomenti più discussi dai politici su Twitter nelle due settimane dal 19 aprile al 2 maggio. È quanto emerge dal rapporto elaborato da Kpi6 per Agi.
"Ambiguità sui mafiosi". Il M5s all'attacco su Siri
"Toninelli avrebbe bisogno di qualcuno che lo aiuti per aprire i cantieri. Ragioniamo in modo diverso": la risposta di Matteo Salvini al ministro Danilo Toninelli sul 'Caso Siri' conferma la profonda spaccatura nel governo sul sottosegretario leghista ai Trasporti, indagato per corruzione. La politica (e non solo) si interroga: deve dimettersi? Durissimo con la Lega è l'eurodeputato M5S, Ignazio Corrao che parla di "ambiguità coi mafiosi", il contenuto con più engagement.
Ma oggi a Corleone, per parlare di mafia, salvini si è portato dietro anche i suoi amici #Siri e #Arata che tanto difende?
— Ignazio Corrao (@ignaziocorrao) 25 aprile 2019
Va bene che ci chiamavano terroni, ma adesso dobbiamo sopportare pure questa ambiguità sui mafiosi?
Che sia sempre #25aprile, buona #FestadellaLiberazione
I politici leghisti sono autori del maggior numero di tweet sull'argomento ma il Pd ha tenuto testa, mentre il Movimento 5 Stelle ha adottato un profilo più basso. Ridotto anche il tasso di interazioni (0.059%). Tra le dichiarazioni dei politici la sentiment è quasi totalmente negativa (90%). Salvini difende il collega definendolo "persona specchiata".
Strategia diversa, invece, per l'account ufficiale del partito di Salvini che dal 18 aprile cerca di spostare l'attenzione postando numerosi contenuti sulla quinta edizione della Scuola di Formazione Politica della Lega, proprio menzionando Siri.
Roberto Giachetti (Pd), il più ritwittato (705 retweet), affonda il colpo ricordando la precedente condanna per bancarotta subita dal sottosegretario.
Nel fantastico mondo a 5 stelle la condanna di Siri per bancarotta fraudolenta non era ostativa per fare il sottosegretario, un’indagine per corruzione invece sì.
— Roberto Giachetti (@bobogiac) 18 aprile 2019
Ma un briciolo di serietà e coerenza mai, eh!
Con oltre 29 mila conversazioni, 100 mila retweet, 34 mila mentions, il caso Siri su Twitter fa discutere tantissimo l'audience, generando il doppio delle conversazioni sui #Portichiusi e la guerra in Libia della settimana precedente, con un livello di engagement molto alto (1.748%).
La distribuzione delle conversazioni è molto costante per tutta la seconda metà di aprile, trattandosi di un argomento con una soglia di interesse pubblico molto alta. Salvini, Siri e Di Maio i più menzionati dagli utenti per aprire conversazioni, a prevalenza maschile (75%). Spopola il tweet dell'opinionista Gianrico Carofiglio, che ottiene 4.600 condivisioni totali sul tema, un'enormità.
Gli sbarchi di persone in fuga dalla Libia continuano con regolarità (tra ieri e oggi: 20 a Lampedusa e 30 ad Agrigento) Sull’argomento non si registrano dichiarazioni del (solitamente loquace) ministro della propaganda. Bizzarro, vero?
— Gianrico Carofiglio (@GianricoCarof) 1 maggio 2019
La questione Siri non è ancora chiusa e gli utenti si dividono tra colpevolisti e innocentisti e se ne discute in tutta Italia. La sentiment, ampiamente negativa (93%), non fa sconti al sottosegretario, e le emozioni sono prevalentemente di rabbia e disapprovazione. Ma anche molta ironia. Tantissime le richieste di dimissioni.
Anche il 'Salva Roma' divide la maggioranza
Anche la norma "Salva Roma" divide Lega e Movimento 5 Stelle. È un tema di forte posizionamento per tutte le forze di opposizione, soprattutto Pd e Forza Italia, quest'ultima molto attiva con diversi esponenti. In generale si tratta di un argomento che ha prodotto scarse interazioni tra politici (1,016%) e una contenuta presenza della Lega e del ministro Salvini. Ma le polemiche non sono mancate.
Ironizza Claudio Borghi (Lega) che ha prodotto il 18% di tutti i contenuti del suo partito: "Non mi pare fosse scritto nel contratto di Governo", riferendosi al provvedimento. Nicola Zingaretti, Maurizio Martina e Valeria Fedeli (Pd), ma anche Renato Brunetta (FI), cercano di mettere in evidenza le forti divisioni nell'esecutivo. La sentiment aggregata nelle dichiarazioni dei politici questa volta arriva al 100% negativo.
Sul "Salva Roma" il volume delle conversazioni è molto più contenuto (20 mila tweet) rispetto al Caso Siri (30 mila), ma l'engagement è più alto: gli utenti ne hanno parlato meno, ma interagendo di più.
Il provvedimento sulla capitale ha prodotto oltre 51 mila retweet e Virginia Raggi è la più menzionata (oltre 3 mila volte) distanziando nettamente Salvini (587 volte): è a lei che gli utenti si rivolgono per ingaggiare conversazioni. #Raggi è anche l'hashtag più usato.
Stupro a Viterbo: tutti parlano di castrazione chimica
La vicenda dei due militanti di CasaPound arrestati con l'accusa di violenza sessuale e lesioni a Viterbo riscontra uno scarso volume di conversazioni su Twitter. Tra gli hashtag più utilizzati si è imposto #CastrazioneChimica producendo una saldatura tra il Carroccio e Fratelli D'Italia, d'accordo sul provvedimento.
Salvini e la Lega si posizionano come top contributor, pubblicando più del 50% dei tweet, seguiti da Daniela Santanché (Fratelli d'Italia) che tuttavia prende spunto dalle vicende di Viterbo, per polemizzare con la Lega, proprio sulla castrazione chimica: "parole e annunci". Scarse le reazioni del Pd, con Valeria Fedeli e Zingaretti, che annuncia: "La Regione Lazio si costituirà parte civile".
Il 25 aprile divide. Ed è il tema più discusso
La celebrazione del 25 aprile è stato un argomento fortemente divisivo su Twitter, sia tra politici, che tra utenti. La sentiment misurabile dai contenuti pubblicati si attesta al 70% di negatività. È stato il tema più discusso dai politici, sebbene l'engagement non sia molto alto, (0.016%).
Matteo Salvini e la Lega in prima linea con oltre il 25% dei contenuti prodotti. Ma anche l'audience ne ha discusso tantissimo: 80 mila conversazioni uniche (in questo caso persino il quadruplo del "Caso Siri"), 258 mila condivisioni e un tasso di interazione altissimo 2.075% sopra la media Twitter. Indubbiamente il tema di cui si è parlato di più durante tutto il mese.
Sulle celebrazioni del 1 maggio, Festa del lavoro, politici e cittadini hanno posizioni meno conflittuali rispetto al 25 aprile. Tra Giorgia Meloni e Salvini (anche in questo caso i più attivi su Twitter col 42% dei contenuti), troviamo Potere al Popolo (10,8%), Laura Boldrini (3,6%) e il Presidente della Camera Roberto Fico (3,6%).
Notevoli i volumi di conversazioni degli utenti con oltre 34 mila conversazioni e più di 88 mila condivisioni e un alto livello di interazioni al 1.8%
Il lavoro al centro, ma con diverse richieste: le forze progressiste chiedono più diritti e sicurezza per i lavoratori. Forza Italia ripropone il "meno tasse per chi crea lavoro". Boldrini difende i riders, la cui tutela è una "promessa mancata" del M5S, secondo Mariastella Gelmini. Meloni (la più ritwittata) sfida i sindacati "privilegiati" e Macron "cintura nera" di finto europeismo.
Lancio una sfida ai #sindacati: dopo aver tagliato vitalizi parlamentari e #pensionidoro, l'unico sistema pensionistico privilegiato rimane il loro. Se si mettesse mano su questa materia, sarebbero più credibili quando chiedono a tutti di fare dei sacrifici.#sConcerto #1maggio pic.twitter.com/6xpfNP2XN0
— Giorgia Meloni ن (@GiorgiaMeloni) 1 maggio 2019
Tra politica e attualità stavolta è testa a testa
Contrariamente alle settimane precedenti, quando i volumi delle conversazioni sui temi di attualità (ad esempio il Grande Fratello) risultavano ampiamente superiori a quelli legati alla politica, questa volta si registra un'inversione di tendenza: Grande Fratello e la nuova stagione della serie tv Il Trono di Spade (116.478 conversazioni su Twitter) superano di pochissimo "Caso Siri" e 25 aprile (112.221 conversazioni su Twitter).