(AGI) - Roma, 20 giu. - Dare vita a un nuovo Pci, al "Pci del21° secolo" con la benedizione del movimento comunistainternazionale e, soprattutto, di Pechino. L'Associazione perla ricostruzione del Partito comunista ha rotto gli indugi e,si sottolinea, mentre Landini, Civati e compagni "stannocercando faticosamente di convergere in un percorso comune, chealla stato attuale appare pero' in alto mare", ha deciso diprocedere sulla strada della "ricostruzione in Italia di unPartito comunista degno di questo nome". Domenica apparira' sul Manifesto un 'paginone', che lanciail primo appuntamento nazionale per domenica 12 luglio, a Romaal Teatro de'Servi. Pronti a convergere, secondo i promotoridell'iniziativa, "la piu' parte della dirigenza e dellamilitanza comunista", proveniente dal Pcdi (ex Pdci) e daRifondazione, "quadri operai e sindacali di grandi fabbriche",cosi' come "gli intellettuali marxisti che si rifanno,attualizzandola, alla cultura comunista del Pci di Gramsci eTogliatti". Tra i nomi quelli di Domenico Losurdo, GianniVattimo, Vladimiro Giacche', Emiliano Brancaccio, AndreaCatone, Piergiovanni Alleva, Massimo D'Orsi, Alexander Hobel. "Questo progetto - si legge nell'appello che apparira' domanisul Manifesto - gode della fiducia, della simpatia e delsostegno della piu' parte delle forze che oggi compongono ilmovimento comunista e rivoluzionario nel mondo, a partire daquelli che fanno parte dei BRICS" (Brasile, Russia, India,Cina, Sudafrica), cosi' come dei Partiti comunisti cubano,portoghese e vietnamita. In particolare, c'e' chi tra ipromotori sottolinea: c'e' "il sostegno, che sembra ormaicerto, dei comunisti della maggiore potenza emergente del21° secolo, la Cina, puo' fare di questa esperienza unfattore dirompente". Nel quadro politico nazionale, il nuovo partito guarda allaCoalizione Sociale di Landini e intende inserirsi come "partitocomunista indipendente", "all'interno di un fronte popolare edemocratico alternativo, che si ispiri alla Costituzione e chericostruisca una rappresentanza politica del mondo del lavoro edelle forze che combattono contro la guerra". Sara', siconviene, "un processo graduale, ma che va iniziato ora", perdare vita "a un'unica forza comunista rigenerata, capace disuperare l'attuale frammentazione e, con essa, una sempre piu'evidente irrilevanza politica e sociale". L'Associazione fornisce anche le prime cifre: nei mesiscorsi si sono tenute "una trentina di assemblee in altrettanticapoluoghi di provincia, che hanno visto la partecipazioneconvinta di circa 4.150 militanti comunisti", mentre l'avviodel "tesseramento" ha raggiunto le "prime mille adesioni". Una"rete - si sottolinea tra i promotori del nuovo Pci -strutturata,qualificata e omogenea sul piano politico eideologico", per superare "le scorie e le pesanti eredita'correntizie delle diverse formazioni comuniste italiane chenegli ultimi anni hanno dati vita a continue scissioni". (AGI).