Berlusconi, stabilità con il modello tedesco
Lettera al Corriere della Sera per replicare alle critiche di Panebianco

"Il sistema elettorale tedesco può non piacere" ma è preferibile alle due alternative che avrebbero portato instabilità o una maggioranza rappresentativa di meno di un terzo degli elettori: così Silvio Berlusconi ha riaffermato il suo sostegno alla riforma in una lettera al Corriere della Sera in cui ha replicato alle critiche di Panebianco al testo in discussione alla Camera.
"Il sistema elettorale tedesco può non piacere", ha scritto il presidente di Forza Italia, "ma quale altra soluzione sarebbe stata possibile, dopo le ripetute bocciature da parte della Consulta? Una sola: l'uninominale secco, all'inglese, o a doppio turno, alla francese. Questi sistemi avrebbero portato non soltanto a un risultato elettorale del tutto imprevedibile (lo spostamento di poche migliaia di voti avrebbe potuto sconvolgere il panorama politico) ma, tertium non datur, ad una di queste due situazioni: o un Parlamento senza una maggioranza, e quindi costretto comunque alle coalizioni, o un Parlamento con una maggioranza che rappresenterebbe molto meno di 1/3 dei cittadini perché sono molti gli aventi diritto al voto che non votano".
Quanto all'obiezione che il modello tedesco non sarebbe "un metodo efficace per fermare il Movimento Cinque Stelle", il leader forzista ammette: "Può darsi che abbia ragione. Ma con il proporzionale i grillini possono andare al governo in un solo modo: convincendo il 51% degli italiani a dare loro il voto. Non credo che questo accadrà mai, e se accadesse sarebbe una iattura, però la democrazia funziona così Non si fanno le leggi elettorali contro qualcuno. E' la maggioranza dei cittadini a scegliere chi deve governare".