Scuola: Zanda a Grasso, violenza inaudita si e' passato segno
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Scuola: Zanda a Grasso, violenza inaudita si e' passato segno

Scuola: Zanda a Grasso, violenza inaudita si e' passato segno

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(AGI) - Roma, 26 giu. - Non si placa la polemica sul ddlScuola approvato in Senato fra urla, proteste e contestazionipersino dalle tribune che consentono di assistere ai lavorid'Aula. Il tutto mentre presiedeva lo stesso presidente delSenato, Pietro Grasso, che piu' volte, ha dovuto richiamareall'ordine e minacciare l'espulsione, ma invano. Con il cloudella raggiunto quando una trentina di docenti sono stati fattientrare come ospiti da Lega ed M5S, al secondo piano. Una situazione considerata una ferita alla democraziaintollerabile e un pericoloso precedente dalla maggioranza.Tanto che, apprende l'Agi, il capogruppo del Pd, Luigi Zanda hasentito il dovere di scrivere allo stesso Grasso a nome dellesenatrici e dei senatori del Partito Democratico per dirglichiaro chiaro: ieri "si e' passato il segno"e c'e' statonenache un allontanamento, come previsto dal regolamento. Lo hafatto con una lettera, che , si apprende ancora, e' statainviata per conoscenza anche tutti e 112 senatori dem. "Le esprimo la nostra piu' netta disapprovazione per quantoaccaduto oggi pomeriggio nell'Aula del Senato. A mia memoria,mai prima d'oggi si erano viste in Parlamento le tribune delpubblico piene di persone che, ammiccando a parlamentari inAula, urlavano insulti gravi e volgari ai senatori, persinoriprendendoli fotograficamente con tanto di flash, senza chevenisse disposto il loro immediato allontanamento, cosi' comeprevisto dal nostro Regolamento e cosi' come necessario perconsentire l'ordinato svolgimento dei lavori", mette nero subianco, senza mezzi termini, Zanda. (AGI)(AGI) - Roma, 26 giu. - "E' stato un episodio gravissimo, unpessimo passaggio dei nostri lavori. Per tutta la sedutapomeridiana sui banchi del gruppo dei senatori 5 Stelle sonostate esposte candele accese senza che ne sia stata ordinatal'immediata eliminazione", e' il j'accuse. "Da ultimo, considero un pericoloso precedente che sianostate consentite intimidazioni durante le dichiarazioni di votodi numerosi senatori, insultati con urla, minacciatipersonalmente e fatti segno di gravi apprezzamenti. Le segnalo,Signor Presidente, che si e' trattato di numerose, vistose eintollerabili violazioni del Regolamento e, soprattutto, che e'stata inferta una gravissima ferita alla dignita' del Senato,luogo sacro della Democrazia. Il dissenso puo' assumere formeverbali anche aspre, ma in Parlamento non puo' esseretollerata la violenza in qualsiasi forma venga esercitata. Oggisi e' passato il segno", conclude Zanda.(AGI).
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