Sei anni dopo il 'beau geste' di Silvio Berlusconi che, togliendo la fiducia al governo di Enrico Letta, riportò Forza Italia all'opposizione, il gesto di Matteo Salvini potrebbe ridare al 'vecchio' centrodestra una nuova prospettiva di unione dopo la parentesi del governo M5s-Lega. E invece i tre partiti della coalizione, già dalle dichiarazioni fatte alle consultazioni, prima al Colle, poi dopo l'incontro con Giuseppe Conte, hanno cominciato a posizionarsi, differenziarsi, quasi litigare, in un'ottica che appare più di 'cannibalizzazione' reciproca che di ricerca di unione. A questo, si sommano gli incontri mancati. I tre leader del centrodestra non si sono mai incontrati dopo l'apertura di questa crisi, con Matteo Salvini che ha fatto saltare l'unico incontro mai realmente fissato con Berlusconi, il 13 agosto, dopo aver letto le richiesta dei colonnelli di FI in merito a un nuovo patto scritto dal notaio.
Nei giorni scorsi il Cavaliere e il 'capitano' si sono incrociati casualmente e stretti la mano al Colle, tra una consultazione e l'altra. Ma nella Lega non sono stati accolte con entusiasmo le parole pronunciate poco dopo da Berlusconi che ha chiesto una rifondazione di un rinnovato centrodestra scevro dalle "ingenuità sovraniste".
Salvini al Cav: "Non abbiamo bisogno di nessuno"
Dello stesso tono, se non più aspre, sono le dichiarazioni fatte da Berlusconi ieri, al termine delle consultazioni con Conte. In questi giorni di crisi, ha scandito il presidente di FI, "il fatto che la Lega ha proposto fino all'ultimo la sciagurata formula del governo giallo-verde per noi è un problema politico molto serio sul quale tutti gli elettori di centrodestra devono riflettere seriamente perché così si è consegnato il paese alla sinistra".
Salvini non ha gradito. E gli ha fatto replicare dal capogruppo al Senato Massimiliano Romeo. "La Lega ha voluto, con coraggio, restituire la parola e il diritto di voto agli italiani, un diritto negato dalla casta che in questi giorni sta spartendo poltrone e ministeri. E noi, a differenza di altri, non abbiamo mai governato insieme al Pd", ha risposto Romeo, citando, appunto, gli anni in cui FI sostenne i governi di Mario Monti e Letta, insieme al Pd.
In serata, durante un comizio a Conselve, arriva poi la risposta di Salvini: "Dico agli amici di Forza Italia che dicono 'non dobbiamo andare avanti con la Lega': messaggio ai naviganti: noi non abbiamo bisogno di niente e di nessuno. Se siamo usciti da una cosa perché non potevamo fare qualcosa non entriamo in un'altra cosa per continuare a non fare nulla".
Piazze separate per Lega e FdI
Nella Lega e in Fratelli d'Italia sono convinti che questa di Berlusconi sia una strategia per recuperare qualche voto. Entrambi i partiti citano un sondaggio fatto da Youtrend per Skytg24, in cui il partito di via Bellerio si conferma prima forza politica, attestandosi al 31,9%, e si consolida il sorpasso di Fratelli d'Italia (8,8%) su Forza Italia (6,8%). FI, dunque, continua ad attaccare. "Passata l'ubriacatura sovranista - ha scandito la vice presidente della Camera Mara Carfagna - che ha consegnato l'Italia alle sinistre, c'è lo spazio per una destra liberale, repubblicana, popolare e garantista. Una forza che non aspiri solo a cavalcare i sondaggi, ma sappia tornare al governo e definire il futuro del Paese".
Proprio Carfagna in serata, dopo il comizio di Conselve, diffonde una nota che recita: "Capiamo il momento di difficoltà di Matteo Salvini nello scoprire che i pieni poteri esistono solo nei videogiochi. Invece di sognare sudditi anziché alleati si ricordi che scassando il centrodestra è riuscito nel capolavoro di abbandonare il Paese alle sinistre e al Movimento Cinquestelle".
"Non si capisce perché FI, invece di attaccare il il poltronificio tra Pd e M5s attacca noi", si chiedono in FdI. Altro tema è la piazza. FdI ha indetto una manifestazione nel giorno dell'ipotetica fiducia al nuovo governo Pd-M5s. "Faremo una manifestazione senza simboli di partito solo coi tricolori aperta a tutti i cittadini a prescindere dal credo politico", si sottolinea dal quartiere generale di Giorgia Meloni. Non sembra che la Lega sia disposta a partecipare all'iniziativa, con Salvini che ha convocato una manifestazione a Roma il 19 ottobre. Forza Italia, invece, è contraria alla via della piazza, ha precisato Berlusconi.