"C'è l'aumento dello spread, la richiesta di nuove tasse, la crisi delle banche...". Matteo Salvini torna a sottolineare la pressione dell'Europa sull'Italia. Ma non intende - spiega a 'Quarta repubblica' - prestare il fianco alle richieste della Commissione europea. Niente ipotesi di manovra bis, chi vuole mettere nel mirino i conti italiani - ha sottolineato anche ai fedelissimi - dovrà fare i conti con me.
Dopo la battaglia sull'immigrazione il vicepremier leghista apre un altro fronte. "Non penalizzerò gli italiani, sarà un garbato no", replica a chi gli chiede dell'arrivo della lettera da Bruxelles. Oggi il premier Conte era al Consiglio europeo, nella maggioranza c'è la convinzione che gli attacchi al governo arriveranno proprio da quei leader europei che - questa la tesi nella Lega - non hanno digerito la vittoria dei partiti sovranisti il 26 maggio.
Ma il vicepremier del partito di via Bellerio dice che intende giocarsi la partita in Europa. "Altri non ci hanno neanche provato", sottolinea. Ancora non ha individuato la figura del prossimo commissario europeo che dovrà essere, fa capire, della Lega. Ma il ministro dell'Interno spende parole positive per Di Maio: "Non mi piacciono quelli che attaccano il giorno dopo. Io difendo sempre i miei uomini. E difendo io il suo buon lavoro. Non sopporto quelli che cambiano bandiere a secondo della convenienza. Voglio soltanto che si facciano i fatti".
Di Maio ha troppi incarichi? "No, è persona corretta. Io spero che il governo vada avanti". Anche in queste ore è in corso un confronto all'interno del Movimento 5 stelle in vista dell'assemblea dei gruppi di domani. L'obiettivo di un'ala del Movimento è quella di chiedere al ministro dello Sviluppo e del Lavoro le dimissioni da capo politico.
Affinché sia Di Battista oppure una segreteria a portare avanti il Movimento, soprattutto in una fase che si annuncia di scontro frontale - a partire dalla vicenda Rixi - con il Carroccio. L'ipotesi che sia Di Maio a mettere sul tavolo il passo indietro viene avvalorata da alcuni esponenti pentastellati, ma l'obiettivo prioritario del Movimento è quello di gestire i rapporti all'interno dell'esecutivo e della maggioranza.
Ecco perché le stesse fonti sottolineano la possibilità che alla fine di una sorta di 'processo' arrivi la blindatura di Di Maio, all'interno però di una squadra più allargata. "Non è una questione di uomini, ma occorre ragionare. Siamo stati politicamente subalterni alla Lega", dice Di Battista.
E intanto arriva il sostegno via Facebook della compagna di Di Maio: "Spesso - scrive Virginia Saba - capita che la democrazia sia quella serie di sincopate preposizioni, vaghe e generiche, che decidono cosa sia giusto o sbagliato. E spesso la virtù sta nell'unico escluso. Fu la necessità a far sì che Aristide tornasse per sconfiggere i persiani. Del resto è quando siamo davanti al pericolo che tutto cambia...".