Ruby: domani Cassazione, Berlusconi tra assoluzione e appello bis
ADV
ADV
Ruby: domani Cassazione, Berlusconi tra assoluzione e appello bis

Ruby: domani Cassazione, Berlusconi tra assoluzione e appello bis

di lettura
(AGI) - Milano, 9 mar. - Silvio Berlusconi sapeva che Ruby eraminorenne? E quando chiamo' in Questura 'costrinse' ipoliziotti con un abuso di potere ad affidarla a NicoleMinetti? Gli eterni interrogativi dell'inchiesta Ruby, a cui igiudici di primo e secondo grado hanno dato risposte opposte,si ripresentano domani davanti alla Corte di Cassazione. Perl'ex Presidente del consiglio potrebbe essere un giorno di'gloria giudiziaria' se la Suprema Corte dovesse renderedefinitiva l'assoluzione pronunciata il 18 luglio 2014 dallaseconda Corte d'Appello di Milano presieduta dal giudice EnricoTranfa il quale, subito dopo il deposito alle motivazioni delverdetto, si dimise dalla magistratura perche' in disaccordocon gli altri due componenti del collegio. Ma l'esito e'tutt'altro che scontato, come suggerisce proprio il gesto'estremo' di Tranfa. Gli 'ermellini' potrebbero accogliere ilricorso presentato dal procuratore generale Piero De Petris,disponendo un appello bis per Berlusconi che in primo grado, il24 maggio 2013, era stato condannato a sette anni di carcere eall'interdizione perpetua dai pubblici uffici per 'concussioneper costrizione' e prostituzione minorile. Se per i giudicid'appello il leader di Forza Italia non esercito' alcunaminaccia quando chiamo' in Questura il 27 maggio 2010, per DePetris la chiamata ebbe invece "la natura di un vero e proprioordine" e "non si risolse nella manifestazione di un desiderioo al piu' di una garbata richiesta priva di ogni caratterecostrittivo". Per "sottrarsi all'esecuzione dell'ordine dirilasciare Ruby" e affidarla all'allora consigliera regionalelombarda Nicole Minetti, il capo di gabinetto Piero Ostuni peril pg non aveva "altro mezzo" se non "quello di sbugiardare difatto il Presidente del Consiglio" sulla presunta parentela diKharima El Marhoug con l'allora premier. L'altro capitolo delprocesso riguarda i rapporti sessuali tra Berlusconi e Rubyquando la ragazza, che fece il suo ingresso ad Arcore il 14febbraio 2010, era minorenne. I giudici d'Appello avevanosostenuto l'esistenza della "piena prova" sulla conoscenza daparte di Berlusconi della vera eta' della giovane marocchina lasera del 27 maggio 2010 quando telefono' a Ostuni, mentre nonci sarebbero stati elementi per dimostrare che "Berlusconiconoscesse la minore eta' della ragazza gia' in precedenza inoccasione delle serate". Una ricostruzione "illogica" per DePetris. Secondo il pg, la consapevolezza della minore eta' era"da tempo patrimonio comune di quell'ambiente femminile chegravitava attorno alle serate ad Arcore, come dimostra il tam -tam che si scateno' quando venne portata in Questura e il fattoche alcune protagoniste del cosiddetto 'bunga bunga' siattivarono per 'notiziare' Berlusconi". Considerata l'autonomiadelle due ipotesi di reato, i giudici di piazza Cavourpotrebbero anche convalidare l'assoluzione per un'ipotesi eannullare con rinvio per l'altra. A presiedere il collegiosara' l'esperto giudice Nicola Milo, relatore della sentenzacon cui, nell'ottobre 2013, la Suprema Corte chiari' ilcontrasto interpretativo nato dallo 'spacchettamento' dellaconcussione in due reati (la concussione per costrizione e perinduzione) voluto dalla legge Severino. Venne stabilito che perla costrizione occorreva una condotta "che limita radicalmentela liberta' di autodeterminazione del destinatario". Ilrappresentate dell'accusa e' il procuratore generale EduardoScardaccione che si e' occupato, tra l'altro, dell'inchiestasul 'Madoff dei Parioli' e della presunta trattativa Stato -Mafia. La decisione potrebbe arrivare gia' nella serata didomani. Comunque vada, il 'romanzo' giudiziario su Ruby perBerlusconi resta aperto. A Milano, proprio in questi giorni, ipm stanno accelerando le indagini sul versante 'Ruby ter' chevede l'ex premier indagato di corruzione in atti giudiziariperche' avrebbe 'comprato' il silenzio di alcuni suoi ospiti adArcore, in particolare di una ventina di 'olgettine'. .
ADV