Roma: Sabella, non saro' sindaco Orfini: Marino, troppi errori
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Roma: Sabella, non saro' sindaco Orfini: Marino, troppi errori

Roma: Sabella, non saro' sindaco Orfini: Marino, troppi errori

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(AGI) - Roma, 10 ott. - "Sono un magistrato e tornero' a fareil magistrato. Questo e' sicuro". Alfonso Sabella, assessorealla Legalita' del Comune di Roma, interpellato dall'AGI sichiama fuori dal 'totonomi' per il post Ignazio Marino. "Iocommissario? La scelta non spetta a me - premette - sonodisposto a valutare un eventuale ruolo tecnico, laddove mifosse richiesto ma la mia esperienza amministrativa e'destinata comunque ad esaurirsi. Nei prossimi giorni andro' alCsm a vedere come muovermi in prospettiva del rientro". Quanto ad una possibile candidatura a sindaco, "la escludocategoricamente - ribadisce Sabella - non sono disponibile aincarichi politici, l'ho sempre detto, fin dai tempidell'universita' avevo chiaro che non avrei fatto politica. Unaprospettiva del genere mi sconvolgerebbe, inciderebbe tropposul mio modo di essere e comunque credo che non mi verra'chiesto, anzi non esiste la piu' remota possibilita'". Sul fronte Giubileo, l'assessore auspica invece che sianominato "un commissario ad hoc, o comunque che ci sia unastruttura dedicata, poi si vedra' come articolarla". Unintervento del governo "sarebbe opportuno", spiega, "ancheperche' il lavoro sin qui fatto e' egregio, con i fondi e con itempi disponibili e' stato fatto tutto il possibile: ilcronoprogramma dei lavori, che era un cronoprogramma diemergenza, e' stato rispettato. E sono del tutto fuori luogo lepolemiche montate ad arte da qualche giornale su unainsufficiente collaborazione con Anticorruzione e prefettura.La collaborazione c'e' stata ed e' stata straordinaria". Orfini, Marino? Infinita' di errori. La fiducia era incrinata"In questi mesi ho fatto di tutto per aiutare l'ex sindacoMarino. L'ho fatto con convinzione, anche quando tante personeche stimo mi suggerivano di lasciar perdere, quando molti mispiegavano che sarebbe stato impossibile migliorare le cose"scrive su facebook il presidente del Pd e commissariostraordinario del Pd romano Matteo Orfini. "L'ho fattoproteggendo l'amministraziome dalla pressione dei molti -dentro e fuori il pd - che chiedevano di voltare pagina. Hochiesto a persone di grande qualita' di venire a dare una mano,perche' Roma ne aveva bisogno. Nonostante l'esito sono convintodi aver fatto bene: i partiti devono avere un rispetto sacrodelle scelte degli elettori, e prima di porre termine aun'esperienza nata dal voto popolare bisogna fare di tutto perevitarlo. Ho fatto di tutto per aiutare il sindaco a migliorarela sua squadra e l'azione amministrativa. L'ho difeso quandoera piu' difficile farlo, quando le sue scelte destavanosconcerto nei romani. Ho cercato di comprenderne la difficolta'e le debolezze. Ma non e' bastato". "Non e' bastato perche'una infinita serie di errori hanno definitivamente compromessoautorevolezza e credibilita' del sindaco verso la citta' -scrive Orfini -. E perche' le ultime inquietanti vicende - acui ancora oggi non e' stata data una spiegazione, e scaricarela responsabilita' sui propri collaboratori evidentemente nonlo e' - hanno finito per incrinare la fiducia nei suoiconfronti. Vicende che non possono essere sminuite se un uomodella legalita' come Alfonso Sabella ha ritenuto di dover farsapere che avrebbero impedito la sua permanenza in giuntaqualora il sindaco non si fosse dimesso. Spero prima o poiarrivino risposte chiare". (AGI) .
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