Roma: messaggio di Marino, aggredito per mio impegno. Mi dimetto
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Roma: messaggio di Marino, aggredito per mio impegno. Mi dimetto

Roma: messaggio di Marino, aggredito per mio impegno. Mi dimetto

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(AGI) - Roma, 8 ott. - Questo il testo integrale del messaggiocon cui il sindaco di Roma, Ignazio Marino, ha annunciatostasera le sue dimissioni:"Care romane e cari romani, ho molto riflettuto prima diassumere la mia decisione. L'ho fatto avendo come unica stellapolare l'interesse della Capitale d'Italia, della mia citta'.Quando, poco piu' di due anni e mezzo fa mi sono candidato asindaco di Roma l'ho fatto per cambiare Roma, strappando ilCampidoglio alla destra che lo aveva preso e per cinque annimaltrattato, infangato sino a consentire l'ingresso diattivita' criminali anche di tipo mafioso. Quella sfidal'abbiamo vinta insieme. In questi due anni ho impostatocambiamenti epocali, ho cambiato un sistema di governo basatosull'acquiescenza alle lobbies, ai poteri anche criminali. Nonsapevo - nessuno sapeva - quanto fosse grave la situazione,quanto a fondo fosse arrivata la commistione politico-mafiosa.Questa e' la sfida vinta: il sistema corruttivo e' statoscoperchiato, i tentacoli oggi sono tagliati, le grandi riformeavviate, i bilanci non sono piu' in rosso, la citta' ha ripresoad attrarre investimenti e a investire. I risultati, quindi,cominciano a vedersi. "Il 5 novembre su mia iniziativa il Comune di Roma sara'parte civile in un processo storico: siamo davanti al giudiziosu una vicenda drammatica che ha coinvolto trasversalmente lapolitica. La citta' e' stata ferita ma, grazie alla stragrandemaggioranza dei romani onesti e al lavoro della mia giunta, haresistito, ha reagito". "Tutto il mio impegno ha suscitato unafuriosa reazione. Sin dall'inizio c'e' stato un lavoriorumoroso nel tentativo di sovvertire il voto democratico deiromani. Questo ha avuto spettatori poco attenti anche tra chiquesta esperienza avrebbe dovuto sostenerla. Oggiquest'aggressione arriva al suo culmine. Ho tutta l'intenzionedi battere questo attacco e sono convinto che Roma debba andareavanti nel suo cambiamento. Ma esiste un problema di condizionipolitiche per compiere questo percorso. Queste condizioni oggimi appaiono assottigliate se non assenti. Per questo hocompiuto la mia scelta: presento le mie dimissioni. Sapendo chequeste possono per legge essere ritirate entro venti giorni. "Non e' un'astuzia la mia: e' la ricerca di una verificaseria, se e' ancora possibile ricostruire queste condizionipolitiche. Questi i motivi e il quadro in cui si inseriscono lemie dimissioni. Nessuno pensi o dica che lo faccio come segnaledi debolezza o addirittura di ammissione di colpa per questasquallida e manipolata polemica sulle spese di rappresentanza ei relativi scontrini successivamente alla mia decisione dipubblicarli sul sito del Comune. Chi volesse leggerle in questomodo e' in cattiva fede. Ma con loro non vale la pena didiscutere. "Mi importa che i cittadini - tutti, chi mi ha votato comechi no, perche' il sindaco e' eletto da una parte ma e' ilsindaco di tutti - comprendano e capiscano che - al di la'della mia figura - e' dal lavoro che ho impostato che passa ilfuturo della citta'. Spero e prego che questo lavoro - in unmodo o nell'altro - venga portato avanti, perche' non nascondodi nutrire un serio timore che immediatamente tornino agovernare le logiche del passato, quelle della speculazione,degli illeciti interessi privati, del consociativismo e delmeccanismo corruttivo-mafioso che purtroppo ha toccato ancheparti del Pd e che senza di me avrebbe travolto non solol'intero Partito democratico ma tutto il Campidoglio". .
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