Riforme: strappo della sinistra Pd, governo "subito in Aula"
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Riforme: strappo della sinistra Pd, governo "subito in Aula"

Riforme: strappo della sinistra Pd, governo "subito in Aula"

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(AGI) - Roma, 15 set. - Nuova riunione del Pd a palazzo Madamae nuovo tentativo di mediazione tra maggioranza e minoranzaandato a vuoto. Stavolta lo 'strappo' tra le due anime delpartito sulle riforme e' rappresentato dalla decisione dellasenatrice Doris Lo Moro di lasciare il tavolo. La ragione delgesto e' spiegata dalla stessa parlamentare, bersaniana diferro, secondo la quale ci sarebbe una "divergenza" tra quantoavviene nelle riunioni e quanto viene comunicato all'esterno ilriferimento sembra essere alle parole di molti esponenti digoverno e della maggioranza Pd che hanno a piu' ripreseribadito come l'articolo 2 non sia in discussione. Si trattadell'articolo che riguarda l'elezione o, meglio, la noneleggibilita' dei senatori. Passaggio che i 'dissidenti' demvogliono sia corretto in funzione di un Senato ancora elettivo. Il presidente del Consiglio ufficialmente continua aripetere che e' competenza del Presidente del Senato, PietroGrasso, decidere sull'ammissibilita' o meno degli emendamenti.Ma, allo stesso tempo, Renzi non manca di sottolineare come iltesto del ddl Boschi sia stato approvato "con doppia votazioneconforme" dalla Camera e dal Senato". L'emendabilita'dell'articolo due, dunque, e' appesa a un preposizione checompare al comma 5 dell'articolo 2, dove un "nei" e' diventato"dai". Un particolare, certo, ma che potrebbe portare ilPresidente del Senato a propendere per l'emendabilita'. Grasso,ormai da settimane, e' sottoposto alla pressione delleopposizioni e della minoranza dem, da una parte, e dellamaggioranza dall'altra. Una pressione che lo ha portato aribadire come le scelte del Presidente possano essere presesolo nel momento in cui il ddl arriva in Aula. E' stata pero'la Presidente della Commissione Affari Costituzionali, AnnaFinocchiaro, a giudicare inammissibili gli emendamenti al testovotato da Camera e Senato, senza che ci sia un accordo fratutti i capigruppo. Per questo, i presidenti dei gruppi diPalazzo Madama hanno convcato una riunione domani alle 15, insala Pannini. Al di la' dei tentativi di mediazione, il govenropotrebbe decidere di giocare la carta dell'Aula, senza altrediscussioni in commissione. La richiesta di calendarizzazionepotrebbe arrivare gia' nella riunione dei domani e, se venisseaccolta, la palla passerebbe al Presidente del senato, unico apoter decidere se emendare il ddl o farlo votare cosi' com'e'. Intanto , allo 'strappo' di Lo Moro ha controbattuto ilministro delle Riforme, Maria Elena Boschi: "Il tavolo dellamediazione non e' saltato, il lavoro prosegue. Mi dispiace perla scelta della senatrice Lo Moro perche' abbiamo lavoratoseriamente per arrivare ad un accordo . Il lavoro proseguira'".(AGI) .
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