Riforme: minoranza Pd, battaglia contro referendum-plebiscito

Roma - "Trasformare un confronto sul merito in un plebiscito su una politica, una leadership o una nuova maggioranza di governo troverà l'opposizione ferma di chi, come noi, si è fatto carico del bisogno di completare una transizione aperta da troppo tempo". Lo scrivono in un documento, diffuso dopo il via libera finale al ddl riforme, i leader della minoranza Pd, Gianni Cuperlo, Sergio Lo Giudici e e Roberto Speranza. "Con il voto di oggi, dunque, si apre l'ultima tappa di un processo che deve trovare nel primo partito del Paese la cultura della responsabilità, del rispetto delle opposizioni, della ricerca ostinata di un terreno condiviso sul fronte delle regole della democrazia. La Costituzione della Repubblica è molto più di ciascuno di noi. Sarebbe imperdonabile piegarla al vantaggio contingente di una stagione. Su questo principio fonderemo le nostre scelte", sottolineano i tre esponenti della sinistra dem.
"Con tutte le nostre critiche e riserve oggi esprimiamo un voto a favore della riforma. Siamo consapevoli che la bocciatura di questo testo nell'ultimo passaggio alla Camera segnerebbe quasi certamente il fallimento di una stagione trentennale durante la quale a più riprese, e con diversi protagonisti, si è cercato di riformare la parte ordinamentale della Carta. Un epilogo simile scaverebbe un solco ancora piu' profondo tra l'opinione pubblica e le istituzioni". Lo scrivono ancora Lo Giudice, Speranza e Cuperlo nella nota dal titolo Le nostre ragioni. (AGI)