Riforme in discesa: accordo nel Pd, opposizioni spaccate
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Riforme in discesa: accordo nel Pd, opposizioni spaccate

Riforme in discesa: accordo nel Pd, opposizioni spaccate

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(AGI) - Roma, 7 ott. - Quando Miguel Gotor, esponene di spiccodella minoranza del Pd, annuncia il ritiro degli emendamentipresentati dalla sua componente (e chiede, a scanso diequivoci, che le opposizioni non li facciano propri) e' chiarala svolta: il Pd si ricompatta, per le riforme e' iniziata, inquesta lettura, la discesa. Tanto piu' che cio' che ierisembrava quasi granitico, come il blocco delle opposizioni,oggi si scioglie: Fi addirittura viene in soccorso dellamaggioranza in uno dei voti piu' complicati. E poi, in unamossa di rottura rispetto agli altri, invia una lettera aSergio Mattarella per lamentarsi della gestione del dibattitoparlamentare. Analoga lettera, con in piu' richiesta diudienza, viene spedita dai grillini. Missive che in serata non risultavano ancora pervenute aldestinatario. Dal Quirinale, di conseguenza, non trapelaniente. Per capire qualcosa bisogna, come sempre quando sitratta di materia quirinalizia, andare ai precedenti, e qui siscopre che in altre occasioni, di fronte a situazioni simili,si era sottolineato che il Colle ha le sue competenze, e questebastano. Non c'e' spazio per debordare in compiti che non sonoquelli che la Costituzione attribuisce al Capo dello Stato, ilquale ebbe modo di dirlo anche una volta di persona. Alla finedi luglio, incontrando la stampa parlamentare ed il suopresidente Sergi Amici. "Le regole sono il presidio dellademocrazia e vanno rispettate tutte, bisogna rispettare ipropri limiti e le competenze altrui", disse, "ogni tantoaffiora la tendenza piuttosto diffusa a straripare dai propriconfini, ad appropriarsi di funzioni che spettano ad altri mail limite delle proprie competenze e' la migliore garanzia evale anche per il presidente della Repubblica nel rapporto congoverno e Parlamento". La cronaca della giornata vede allora l'approvazione daparte del Senato degli articoli 17 e 21, che contempla le nuoveregole per l'elezione del Capo dello Stato. Il computo dei votivede una certa oscillazione per la maggioranza, tra i 155 ed i161. Ma e' l'abbandono dell'Aula da parte della Lega ed ilritiro degli emendamenti da parte di Sel e della minoranza Pdche fa capire che l'iter della riforma, adesso, dovrebbe esseremolto piu' semplice.(AGI).
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