Riforme, Grasso "le parole si misurano"
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Riforme, Grasso "le parole si misurano"

Riforme, Grasso "le parole si misurano"

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(AGI) - Roma, 22 set. - "In conformita' alle scelte del corpoelettorale". Con questa dicitura la maggioranza 'blinda'l'intesa sul ddl Boschi, modificando il comma 5 che era statocambiato a Montecitorio. "Ci sono le condizioni per chiudere",spiegano i bersaniani al Senato. Domani mattina i capigruppodella maggioranza presenteranno meno di dieci emendamenti,riassegnando a palazzo Madama alcune competenze che le eranostate tolte alla Camera. Tra cui quella sulle politiche europeee sulla salute, ma non sui temi etici. Nessuna modifica sulquorum per l'elezione del Capo dello Stato mentre ci sarannocorrezioni per quanto riguarda l'elezione dei giudicicostituzionali. E' in corso un dialogo con la Lega sul TitoloV: alle regioni dovrebbe essere riassegnati poteri di decisionesulle politiche sul lavoro, cosi' come chiesto anche daiGovernatori. Ora si attende di capire l'atteggiamento diRoberto Calderoli che potrebbe tagliare la mole di emendamentipromessa in Aula, consentendo cosi' un iter piu' veloce del ddlBoschi. La maggioranza spera di poter incassare il si' dipalazzo Madama prima del 10 ottobre. Dopo i voti sull'articolo1, l'Aula dovra' pronunciarsi sul Def e poi tornare a discuteresul pacchetto costituzionale. Prima della legge di stabilita'dovrebbe essere incardinato il ddl sulle unioni civili il cuivoto finale slittera' comunque a novrembre. Rinvio in vistaanche per quanto riguarda i cambi alle presidenze diCommissioni di palazzo Madama. Incassato l'ok del Senato al ddl Boschi Matteo Renzicomincera' a preparare la partita sul referendum previsto aottobre dell'anno prossimo. Il segretario del Pd, riferisconofonti parlamentari, ha gia' invitato molti dirigenti locali adorganizzarsi sul territorio. Dovrebbero essere costituiti alpiu' presto dei comitati. L'invito del premier ai suoitestimonia in ogni caso la determinazione del presidente delConsiglio a portare avanti le riforme e ad avere il consensoanche da parte dei cittadini. "Se ci sara' l'intesa anche laminoranza Pd e gli altri partiti della maggioranza - spiega unrenziano - dovranno impegnarsi per un appuntamento che ilpremier ritiene fondamentale". L'intesa raggiunta nel Pd dovra'misurarsi alla prova dei fatti dalla prossima settimana. Sidovrebbe cominciare a votare presumibilmente martedi'. Primapero' arrivera' il pronunciamento del presidente del SenatoPietro Grasso che oggi ha risposto con irritazione alle accusedell'opposizione di aver tagliato i tempi della discussione delddl. "Non subisco alcuna pressione", ha spiegato la secondacarica dello Stato che ha poi richiamato le parti in causa "anon trattare la materia costituzionale come strumento di bassapolitica". La Costituzione - ha ribadito il presidente delSenato - e' un argine e le regole della democrazia "vannomaneggiate con cura, misurando le parole", "ci sono limitiinvalicabili che nessuna revisione puo' superare". Un appello ad evitare pasticci e ad abbandonare discussionie guerre sulle compravendite. Grasso poi, a margine di unconvegno sulla Costituzione, ha incontrato il ministro MariaElena Boschi. Lanciando un messaggio distensivo dopo leincomprensioni di ieri durante la direzione del Pd. L'obiettivodella maggioranza e' comunque quello di avere un ampioconsenso, tanto che si prefigurano tra i 175 e i 180 votifavorevoli. Oggi intanto e' passato nelle file di 'Ala' ancheil senatore Auricchio, mentre altri due azzurri potrebbero neiprossimi giorni - spiega un senatore verdiniano - fare lostesso percorso. Per evitare ulteriori emorragie interne SilvioBerlusconi dovrebbe essere presente alla riunione di FIgiovedi'. "Ma l'intesa nel Pd paradossalmente ci da' una mano",dicono fonti parlamentari azzurre. Intanto il capogruppo di FIal Senato Paolo Romani si e' appellato al Capo dello Stato,Sergio Mattarella, e a Grasso denunciando l'oscura campagnaacquisti. (AGI) .
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