Riforme: e' muro contro muro, FI vota contro; M5S uscira' da Aula
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Riforme: e' muro contro muro, FI vota contro; M5S uscira' da Aula

Riforme: e' muro contro muro, FI vota contro; M5S uscira' da Aula

Riforme: e' muro contro muro, FI vota contro; M5S uscira' da Aula
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(AGI) - Roma, 9 mar. - Forza Italia votera' contro, i 5 Stelleusciranno direttamente dall'Aula. Domani si vota per la terzavolta sulle riforme in Aula alla Camera e clima di muro contromuro non accenna a incrinarsi. Domani dunque i deputati M5S nonparteciperanno al voto e, come per l'ultima votazione sulleriforme, usciranno dall'aula anche in occasione del terzopassaggio parlamentare. Anzi, i 5 Stelle rivolgono un appelloalle altre opposizioni perche' si uniscano a loro contro quellache chiamano "Schiforma costituzionale". Che la situazione siaabbastanza fluida anche dentro FI, ad ogni modo, lo testimoniaquanto Renato Brunetta scrive su Twitter: "Le cronache narranodi Matteo Renzi nervoso con sua minoranza e con Forza Italiaper voto contrario a riforme e chiede aiuto a Verdini. Chepaura... Brrr...", e' l'ironia del capogruppo FI a Montecitorioche in un colpo solo manda un messaggio a Palazzo Chigi ma faanche riferimento ai 'rumors' secondo i quali sarebbe inattivita' un fronte 'nazareno', nel partito del Cavaliere, perevitare di portare alle estreme conseguenze la linea duraannunciata sul pacchetto riforme. Un dietrofront, quello'azzurro', che resta nel mirino di Ncd. "Non ci stupisce che laLega chieda a Forza Italia, come condizione indispensabile perun accordo alle Regionali, di non votare le riforme che, prima,la stessa F.I. aveva sostenuto. Ci stupirebbe, e cidispiacerebbe molto, se F.I. accettasse questo diktat, facendonascere in Parlamento il futuro fronte del no estremista alleriforme che si manifestera' il prossimo anno al referendumconfermativo". E' Angelino Alfano a fare cosi' il punto, dallasua pagina Facebook. E in questo modo, dividendo tra"conservatori e innovatori", tra "fronte del si' e del no", illeader Ncd anticipa gia' la campagna elettorale referendaria,passaggio obbligato visto che "proprio questa riforma prevedel'obbligatorieta' del referendum a prescindere dall'esistenzadei 2/3 dei voti a favore che secondo la Costituzioneeviterebbe il ricorso alla urne". In tutto questo, MatteoOrfini, a margine della riunione convocata da Matteo Renzi coni parlamentari Pd, assicura che "cercheremo il piu' ampioconsenso possibile fino all'ultimo momento". E quanto allalegge elettorale", oggetto delle ostilita' della minoranza Dem,ricorda che "sono state recepite molte delle istanze dellaminoranza. Ora l'importante e' che si voti". .
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