New York - L'Unione europea "ha fatto troppo poco" nel Mediterraneo. Lo ha rimarcato il presidente del consiglio, Matteo Renzi, nel suo intervento all'Assemblea generale dell'Onu. "Non veniamo dal nulla, veniamo dal Mar Mediterraneo, quel Mare Nostrum dove oggi migliaia di persone cercano rifugio - ha affermato - dovremo farci sempre piu' carico di quell'area del mondo. Ci sono stati passi avanti in Libia ma ancora tanto c'e' da fare. Troppo poco e' stato fatto dall'Ue in quell'area e se non si mette al centro la pietas non si puo' vincere la sfida". Il G7 a Taormina, "sul Mediterraneo" sara' l'occasione "per riflettere sui valori comunitari e unitari", ha proseguito il premier. "Sara' incentrato sui temi dell'aumento dei denari per la cooperazione allo sviluppo e gli investimenti sull'educazione perche' il terrorismo arriva anche dalle periferie abbandonate dalle citta' e l'unica arma e' l'investimento nell'educazione e nel capitale umano. La nostra proposta - ha detto - e' che per ogni euro investito in sicurezza, un euro debba essere investito in cultura".
Non solo: il prossimo "25 marzo ci sara' l'appuntamento rilevante per i sessant'anni della firma dei trattati europei per fare dell'Europa non una rievocazione storica ma un nuovo capitolo di ideali, con piu' orizzonte e visione, non soltanto un 'day by day' stancante di regole burocratiche" ha dichiarato il presidente del consiglio nel suo intervento all'Assemblea generale dell'Onu, prima di partire per Milano dove oggi partecipera' a un pranzo di inaugurazione della Settimana della moda e alla presentazione di Industria 4.0. (AGI)