(AGI) - Roma, 13 dic. - Aumentano le pene per il reato dicorruzione - da 4 a 6 anni quella minima, da 8 a 10 la massima- e, di conseguenza, scattano termini di prescrizione allungatidi due anni. Questo il nodo principale delle misureanticorruzione varate stasera dal Consiglio dei Ministri. L'aumento della pena minima, inoltre, avra' comeconseguenza la pena detentiva anche per chi sceglie la via delpatteggiamento.
Altro nodo centrale della riforma, e' la"restituzione del maltolto", senza la quale non e' possibilepatteggiare. Il Governo, poi, attua una "stretta" sui beni confiscati:le severe norme che fino ad oggi sono state applicate nellalotta alla criminalita' organizzata, saranno valide anche perchi si macchia di reati di corruzione. Confische, dunque, cheandranno a toccare non solo il reo, ma, eventualmente, anche isuoi eredi.
"La pena minima per la corruzionepropria passa da 4 a 6 anni, e la massima da 8 a 10 anni" ha annunciato il premier Matteo Renzi presentando in conferenzastampa a palazzo Chigi le norme anti corruzione. "Il puntocentrale e' che chi viene condannato deve pagare tutto, finoall'ultimo giorno, fino all'ultimo centesimo" - ha dichiaratoRenzi -. Sulla corruzione "e' nostro dovere cambiare le regoledel gioco. Pensiamo che la corruzione non si combatta solo conle norme: e' una questione educativa, culturale e una grandegrande sfida per il Paese". (AGI)