(AGI) - Roma, 30 giu. - Sono dodici i punti sulla riforma dellagiustizia presentati dal premier Matteo Renzi e dal MinistroAndrea Orlano in conferenza stampa al termine del Consiglio deiMinistri. Questa e' stata "un'ottima giornata per le riforme,alla faccia dei gufi". Lo dice Matteo Renzi in conferenzastampa a palazzo Chigi. "Proseguira' nelle prossime ore illavoro, siamo convinti e ottimisti che l'iter possa andarebene", afferma il presidente del Consiglio."Avremmo potuto essere qui per dare il primo click a mezzanotteper il via al processo civile telematico. Lo facciamo ora: damezzanotte parte il processo civile telematico, parteformalmente la riforma". Questo, ha aggiunto Renzi, "segnal'addio dai tribunali pieni di scartoffie. La nostra scommessae' che si possa discutere di giustizia in modo non ideologico"."Saranno a disposizione i disegni di legge per chi li vuolecambiare o modificare. C'e' una trasparenza totale, liapproviamo il 1 settembre. Il processo civile dovra' durare unanno". "La scommessa dei mille giorni sara' questa. Alla fineavremo un processo civile anche con un dimezzamentodell'arretrato", osserva il Premier."Sono vent'anni che sulla giustizia si litiga senza discutere.Vorremo discutere di giustizia senza litigare". Lo ha dettoMatteo Renzi in conferenza stampa a Palazzo Chigi per poiaggiungere, con una battuta: "E' questa la via di Orlando allaGiustizia. Non l'Orlando furioso ma l'Orlando doroteo...".Per quanto riguarda le carriere in magistratura e le riformedel Csm il Presidente del Consiglio annuncia: "Si fa carrieraper merito, non per le correnti di appartenenza". "Ci inchiniamo alla indipendenza della magistratura, che e'un principio sa-cro-san-to", ha scandito Renzi:"All'indipendenza della magistratura, non alla magistratura.Noi non siamo contro le correnti in magistratura, hanno portatoa discussioni sul dirittto e nascono da una politica con la Pmaiuscola. Ma non si puo' far carriera perche' si fa parte diuna corrente", ha aggiunto il presidente del Cosniglio.La riforma della prescrizione "ci sta a cuore", e' unaquestione di "civilta'". Su questo tema "apriamo unadiscussione e capiamo se c'e' condivisione nel paese", haaffermato Renzi. "Per due mesi vogliamo discutere della giustizia in modonon ideologico, sara' una discussione la piu' filosofica,concettuale e astratta prima di approvare la riforma percoinvolgere l'Italia su questo tema, ha aggiunto Renzi. Per quel che riguarda il Consiglio superiore dellamagistratura "chi giudica non nomina, chi nomina non giudica",ha sostenuto il premier. Le linee guida del Governo riguardanosia il sistema elettorale del Csm - che naturalmente non sara'cambiato per le prossime elezioni dei togati, convocate perquesto fine settimana - sia il sistema disciplinare.Sulle intercettazioni "non abbiamo pronta una norma", diceMatteo Renzi sempre in conferenza stampa a palazzo Chigi: "Pernoi un magistrato deve essere libero di intercettare, ma dov'e'il limite alla pubblicazione delle intercettazioni? Ci sonovicende che attengono alla privacy che possono essere slegatedalle indagini. Faccio - afferma Renzi - appello ai direttoridi quotidiani: aiutateci a capire cosa dobbiamo fare: qual e'il limite delle pubblicazioni? E' giusto che non ci sialimite?", aggiunge il presidente del Consiglio. "Nessuno vuole bloccare le intercettazioni, ma talvoltal'utilizzo delle intercettazioni" va rivisto, osserva il Capodell'esecutivo. Se un magistrato "sbaglia per dolo o per colpa grave e' giustoche ci sia un sistema di responsabilita' civile su un sistemaeuropeo. Non si tratta pero' dell'emendamento Pini, sara' inlinea con l'Europa". Chiarisce Matteo Renzi continuando a parlare della riforma della giustizia. "Chi nomina non giudica,chi giudica non nomina". Questa la posizione del Premier sulsistema disciplinare per i magistrati, finora affidato adun'apposita sezione del Csm.