Renzi, non ci faremo rubare futuro da leader del passato
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Renzi, non ci faremo rubare futuro da leader del passato
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Il referendum, ha ribadito Renzi, "sarà un bivio per chi dice sì e che vuole cambiare, e per chi dice no e rimanere nella palude". In ogni caso l'esito non influirà sulla sua permanenza a Palazzo Chigi: "Mi hanno chiesto di non personalizzare e ho smesso. Ho detto che la legislatura ha una vita a se stante. E non parliamo più del governo in caso di vittoria del No". Quanto alle critiche alla riforma di D'Alema, schierato per il No, Renzi ha replicato: "D'Alema nel '95 scrive di superamento del bicameralismo perfetto con una sola camera politica e di un capo del governo indicato dai cittadini e noi non l'abbiamo fatto per evitare problemi perché i poteri del premier non cambiano: 'Mi sembra un modello più forte, efficace, europeo. Un'altra prospettiva mi pare avventurosa, inefficace, propagandistica, da evitare'. La penso come Massimo D'Alema, questa è la riforma della nostra storia, è il nostro passato".
Oltre agli avversari interni nel Pd, Renzi ha attaccato la Lega ("tenetevi le vostre camicie verdi e lasciate le magliette della polizia a chi è degno di portarle") e soprattutto il M5s per il caos a Roma: "Dopo mesi di accuse infamanti di un movimento che è diventato un partito, il Partito 5 stelle, quel partito attraversato da divisioni interne si trova in profonda difficoltà dopo aver sbraitato e insultato gli altri. Avevano detto che avrebbero trasmesso tutto in streaming, ma devono avere finito i giga. Si sono chiusi nelle loro stanze e se le stanno dande di santa ragione". "Avevano detto che avrebbero portato la trasparenza in politica, noi la scriviamo nella Costituzione. Forse perciò votano No al referendum, perché non vogliono la trasparenza", ha ironizzato il premier. Nessun attacco personale, però, contro Virginia Raggi: "Riispettiamo il voto dei cittadini di Roma, facciamo vedere che siamo diversi da chi pensa che la politica sia guerra nel fango. Che abbiamo uno stile. Questo non significa abbassare la guardia" ma "noi le istituzioni le rispettiamo sempre, non quando c'è qualcuno dei nostri a governare. Prima del Pd c'è l'Italia". (AGI)
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