Renzi: "Boldrini uscita dal suo perimetro istituzionale"
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Renzi: "Boldrini uscita dal suo perimetro istituzionale"

Renzi: "Boldrini uscita dal suo perimetro istituzionale"

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(AGI) - Roma, 5 mar. - "Non mi spiego certe posizioni che"Laura Bolrdini "ha preso negli ultimi giorni, uscendo anche dalsuo perimetro di intervento istituzionale con valutazioni dimerito se fare o no un decreto che non spettano al presidentedi un ramo del Parlamento". Lo dichiara il presidente delconsiglio, Matteo Renzi, in una intervista a L'Espresso.Rispondendo alla domanda su quele alternativa a sinistra veda,Renzi ha dichiarato: "A sinistra c'e' gia'. Vedo che ci pensaMaurizio Landini. Non capirei certe contestazioni che horicevuto in alcune fabbriche da parte della Fiom se non in basea un disegno politico. Oppure Laura Boldrini. A sinistraqualcuno ci sara', facciano loro. Del resto, se sposiamo lalogica del "pas d'ennemis a' gauche" perdiamo le elezioni e nongoverniamo. Ricorda l'Unione?". FISCO - Il premier annuncia ulteriori accordi sul fisco:"Non c'e' solo la Svizzera. Io, per esempio, spero direcuperare un po' di denari anche dal Vaticano", affermariferendosi alla lotta contro l'evasione fiscale. Il premier,infatti, ammette trattative con Oltretevere su questo tema."Stiamo discutendo - afferma - quello che abbiamo fatto con laSvizzera, con Montecarlo o con il Liechtenstein vogliamo farloanche con il Vaticano. Ci sono molyi italiani coinvolti e credoche la Santa sede sia interessata a fare un repulisti". "Sulle unioni civili, invece, dobbiamo procedere con lastessa determinazione che abbiamo messo sulla legge elettorale.Fare le cose di sinistra". L'ELICOTTERO - "Certo. Ho preso l'elicottero e continuero'a prenderlo. Tutte le volte che sara' necessario". E algiornalista che gli fa notare come l'immagine di lui che sisposta in elicottero sia molto lontana dal sindaco che prendevail treno da solo e tuonava contro la Casta, Renzi ha risposto:"Volevo far vedere che un politico, un sindaco, fa una vitanormale. Mi muovevo in bici, andavo a correre, non avevoscorta. Ovvio che facessi Roma-Firenze in treno e con iltrolley. Adesso non sono piu' un cittadino normale. Quando vadoa dormire ho un poliziotto che mi accompagna, mi controlla e michiude dentro. Quando sono in albergo c'e' un agente che mipiantona fuori, se vado in libreria ho persone che mi scortano.Un conto e' la casta, migliaia di persone che usufruiscono dibenefit che non dovrebbero avere, un altro sono i protocolli disicurezza di una persona che fa pro tempore il capo del governodel sesto paese industriale del mondo e non puo' farne a meno,sempre pro tempore. Quando sono arrivato a Palazzo Chigi nonavevo la scorta. E il giorno in cui avro' finito diro': ora nonvoglio piu' nessuno, grazie del vostro servizio, arrivederci,lasciatemi solo. Ma finche' faccio il premier - ha detto ancora- la sicurezza delle istituzioni viene prima della demagogia". BERSANI - Pierluigi Bersani "lo rispetto, ma non abbiamomai trovato un canone di feeeling personale. I suoisuggerimenti su tante questioni sono preziosi. Ma la suabattaglia su dettagli della legge elettorale e'incomprensibile", ha detto il presidente del consiglio. "Nel Pd c'e' chi ha combattuto una vita per il doppio turnosenza ottenerlo, noi ci siamo riusciti. Il premio alla listavuol dire vocazione maggioritaria. Le preferenze? Ci sono, perdi piu' di genere", ha aggiunto Renzi: "Se mi avessero dettoall'inizio che facevamo una legge elettorale cosi' non ci avreicreduto neppure io! Percio' questo continuo rilancio non locapisco piu'. Me lo spiego solo con la necessita' di tenere ilpunto. Ma lo facciano sulla poverta', sul lavoro, sul modelloeducativo del Paese, sulla Rai, non per togliere i candidati dicollegio e tornare alle liste bloccate!". LA RAI: "Non sara' un decreto" a cambiare la governancedella Rai, ha detto Matteo Renzi. "Faremo un provvedimento per consentire al capodell'azienda di non dover piu' sottostare a procedureburocratiche chilometriche o avere l'incubo della Corte deiconti. E mi piacerebbe che ogni rete avesse la sua identita'",ha aggiunto Renzi. "Non voglio piu' andare in giro per ilmondo con cinque microfoni della Rai a intervistarmi. Ne bastauno". RAIWAY - "Mediaset ha una strategia aziendale? La rispetto.Facciano cio' che serve per la loro azienda rispettando leregole. E noi le regole non le cambiamo per Mediaset, ne' inpositivo, ne' in negativo. Il 51 per cento di Raiway deverestare pubblico, su questo non si discute", ribadisce ilpremier: "deve ragionare su come vendere la sua fictionall'estero, come produrre programmi in lingua inglese, crearecultura. Io immagino una Rai che parli della storia d'Italianon solo con le teche, ma con un linguaggio che emozioni iragazzi"LA LEGA - "Mi ha impressionato la piazza di Salvini. E' unadestra inedita: Le Pen, Casa Pound e i leghisti delle vallibergamasche tutti insieme. Non la temo, ma non la sottovaluto.E il Pd deve riflettere: fuori da noi non c'e' sinistra Dem,c'e' questa roba qua", ha detto il premier. BERLUSCONI - Il premier trattera' ancora con SilvioBerlusconi? "Per il momento si'. Berlusconi e' il capo delprincipale partito dell'opposizione, dato che Grillo si tienefuori da tutto, si marginalizza da solo. Ma sono rimasto moltoscottato dall'atteggiamento di Berlusconi sull'elezione diMattarella. Io sono stato serio con lui. E leale con il Pattodel Nazareno che non conteneva la presidenza della Repubblica". "Nessuno di noi ha mai detto che il Nazareno riguardasse ilQuirinale. Poi c'e' una letteratura per cui questo accordocomprendeva qualunque cosa, anche la campagna acquisti delMilan. Io ho mantenuto il patto, Berlusconi no. Penso perche'costretto da Brunetta. E da qualche stratega illuminato diPalazzo Grazioli", ha aggiunto Renzi: "Dal primo giorno ilcapogruppo di Forza Italia alla Camera, a differenza delSenato, ha remato contro le riforme e il patto del Nazareno.Brunetta ha lavorato per fare fuori le colombe. Capisco",spiega ancora il premier, "che definire Verdini colomba sia unatrasformazione ornitologica sorprendente: lui era il capo deifalchi quando avevano loro la maggioranza. Ma Verdini e' unpragmatico, che conosce la prima regola della politica: irapporti di forza. Sa che abbiamo i numeri anche da soli. Iol'ho sempre detto a Berlusconi: il patto con te lo faccio perun atto politico, non per una necessita' numerica. Lui hacambiato idea, i colloqui tra Brunetta e una parte dellaminoranza del Pd lo hanno convinto che sulla riformacostituzionale mi sarei fermato. Invece siamo andati avanti.Ora mi auguro che Forza Italia torni alla ragionevolezza:questa norma l'abbiamo scritta insieme. Come spiegheranno ilvoto contro?". IL CASO CAMPANIA - "Se fai le primarie devi accettare ilrisultato. Io ho lasciato libero il partito di fare comevoleva. Non esiste un renzismo applicato ai territori, ognunofa quello che gli pare, anche troppo, dicono i miei. L'unicaresponsabilita' che rivendico e' quella delle cinque donne aguidare le liste alle europee e di aver rovinato la vita aqualche sindaco", ha detto il premier rispondendo a una domandasulla candidatura di Vincenzo De Luca in Campania. SCUOLA - "Ci sono sei mesi prima di assumere i precaridella scuola, vediamo se la legge va avanti o se ci sara' ilrequisito di urgenza per un decreto", dice il premier"Sulla scuola ci siamo impegnati con il presidente dellaRepubblica e con le opposizioni a presentare meno decretipossibile. Mettiamoci d'accordo: prima mi accusano di essere undittatore che vuole fare tutto da solo, se presento un disegnodi legge aperto alla discussione mi accusano di non decidere",aggiunge il premier. (AGI) .
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