Renzi astensionismo secondario. Salvini 'doppia' Forza Italia
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Renzi astensionismo secondario. Salvini 'doppia' Forza Italia

Renzi astensionismo secondario. Salvini 'doppia' Forza Italia

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(AGI) - Roma, 24 nov. - Il giorno dopo il test amministrativoin Emilia Romagna e in Calabria, Matteo Renzi e' a Vienna ereagisce con una metaforica alzata di spalle al dato piu'saliente, quello del calo dell'affluenza ai seggi. "Si trattadi un elemento secondario", dice il presidente del Consiglio esegretario Pd. "Massimo rispetto per chi vuole chiacchierare.Noi nel frattempo cambiamo l'Italia", e' la stoccata cuil'inquilino di Palazzo Chigi accompagna un'altra riflessione:"Chi si impegna in un cammino delle riforme in modo coerente,unitario e serio vince. Chi invece e' tentennante, titubante afa aperture e poi dei passi indietro, come ha fatto ForzaItalia e come ha fatto per alcuni aspetti il Movimento 5stelle, non ha un grande risultato". Ma quel crollo dei votanti non puo' non pesare come unmacigno nelle riflessioni del dopo voto. Questi i datioggettivi: in entrambe le regioni vincono si' i candidati delcentrosinistra (Bonaccini e Oliverio) ma al voto hannopartecipato il 37,7% e il 43,8% degli aventi diritto (semprerispettivamente). Ed e' soprattutto per quanto riguarda l'Emilia Romagna cheil dato colpisce, perche' il calo e' di 30 punti percentualirispetto alle elezioni precedenti. Renzi, dalle prime ore del mattino twitta che, comunque, ilcentrosinistra con lui alla guida vince ovunque e ricorda chesono gia' 5 le regioni conquistate o riconquistate. Sono,dunque gli altri, a doversi preoccupare. Vero e' che, proprio dall'Emilia, gli risponde Romano Prodicon un ricordo di gioventu': "Ai tempi del liceo, il mioprofessore di filosofia quando qualcuno di noi si esibiva inun'interrogazione insufficiente, accampando a volte scuse,usava rispondergli amabilmente con queste parole 'mio caro,come ti fai il letto cosi' dormi'". Ed altrettanto e' vero che diversi, interno dello stessoPd, chiedono piu' o meno sommessamente una riflessione. Chi usa il machete e' Raffaele Fitto, perche' anche dentroFI l'onda d'urto del voto e dell'astensione sprigiona tutta lasua forza. "Mi auguro che nessuno si azzardi a minimizzare o acercare alibi per il nostro drammatico risultato in Calabria ein Emilia Romagna, regione in cui siamo stati addiritturadoppiati dalla Lega", tuona l'europarlamentare FI, chiedendoesplicitamente un azzeramento delle nomine all'interno delpartito. In effetti qualcuno puo' sorridere, anche al netto del calodei votanti, basta guardare dalle parti della Lega, che'doppia' Forza Italia e aumenta il numero dei voti ottenuti aBologna e dintorni. L'altro Matteo, Salvini, si dice allora pronto anche aelezioni anticipate, in qualsiasi momento, e preannuncia che ilcandidato del centrodestra lo decideranno gli elettori. E,quindi, non Silvio Berlusconi. Parole che spingono Renzi a dirsi gia' in attesa delduello. Mentre Giovanni Toti risponde a tutti: da Salvini allostesso Fitto: il primo sappia che da sola la Lega non va danessuna parte, il secondo che nel gruppo dirigente da mettere,eventualmente, sotto accusa anche un certo Raffaele Fittooccupa un posto non secondario. E cosi' si apre una nuova fasenel gia' vivo confronto aperto dalle selezioni dei 'giovanileoni'. (AGI).
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