(AGI) - Roma, 21 nov. - "L'articolo 18 prima rappresentava unostacolo, ora non lo e' piu'", la riforma del lavoro ora"dovrebbe stimolare gli investimenti" in Italia. Lo dice ilpremier Matteo Renzi parlando all'assemblea generale Copres,organizzata da Business Europe e Confindustria. "Dobbiamocambiare il nostro mercato del lavoro. Ci sara' un decretoattuativo. L'ultimo voto dovrebbe essere il 9 dicembre", diceil premier. "Abbiamo trasmesso il messaggio di unariduzione dell'onere fiscale che grava sul lavoro. L'idea e' unpo' di provocarvi - ha detto Renzi parlando all'assemblea -.Abbiamo liberato il sistema tradizionale italiano", riformando l'articolo 18. "Noi rispettiamo il 3%", non e' una cosa positiva perl'economia italiana ma questo "e' un messsaggio di credibilita'verso i miei colleghi europei", ha detto il premier. "Iorispetto i vincoli di Maastricht, ma il mondo e' cambiato,dobbiamo pensare ad un nuovo paradigma. Questa e' ladiscussione per il 2015", dice il premier. "E' necessario cambiare l'Unione europea ma prima dobbiamocambiare noi stessi. Dobbiamo dare un messaggio di cambiamentoradicale", ha aggiunto Renzi. "Questa e' l'unica strada peressere credibile. Tutti i partecipanti al G20 hanno chiesto dicambiare direzione ma noi dobbiamo inviare un messaggio dicambiamento radicale prima nel nostro Paese", ha detto ilpresidente del Consiglio.
Con la nuova legge elettorale "c'e' unachiara designazione del vincitore", cosi' chi ottiene ilsuccesso alle elezioni "potra' realizzare il suo programma", ha detto il premier.
Il presidente del Consiglio ha detto chiaramente di voler"evitare le coalizioni. ... Io posso anche perdere alleelezioni ma con un messaggio chiaro", ha aggiunto. "In Europase c'e' un accordo tra i partiti tutto e' chiaro, in Italia none' cosi'", ha spiegato il presidente del Consiglio. "Se ilsistema elettorale italiano ci fosse stato in Vaticano avremmoquattro papi?", ha scherzato il Capo dell'esecutivo. Poi Renziha parlato anche delle riforme costituzionali: "Abbiamo 139articoli nella nostra Costituzione, ne abbiamo cambiati 42: e'un vero cambiamento, una rivoluzione perche' e' anche uncambiamento nel ruolo tra potere centrale e locale".
"Credo che la riforma del lavoro sara' approvata il 9dicembre. Poi sara' attuata a gennaio", ha affermato ilpremier. Il jobs act - ha spiegato il presidente del Consiglio- "sara' votato a dicembre" mentre "i decreti attuativi cisaranno a gennaio". "L'idea - ha detto il presidente delConsiglio rivolgendosi agli industriali europei - e' quella diprovocare i vostri colleghi. Abbiamo tagliato l'articolo 18 chee' il simbolo della tradizione nel nostro Paese. Diamo lapossibilita' di ridurre le tasse, se le persone decidono diinvestire nel nostro Paese", ha aggiunto. "Noi sosteniamo Juncker solo dopo la sua decisione difornire un messaggio di cambiamento con il suo piano diinvestimenti", ha concluso il premier.
E se il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi,ringrazi Renzi "per gli sforzi fatti" in questi mesi, a Napolisono in 20mila a sfilare con il leader della Fiom MaurizioLandini nella manifestazione coincidente con lo sciopero di 8ore dei metalmeccanici contro il Jobs act.
L'esecutivo "non ha il consenso dellepersone oneste, dei lavoratori e di chi cerca un lavoro", hadetto Maurizio Landini, in occasione dellamanifestazione nella capitale partenopea.
"Non si decide dalla sera al mattino.Uno da solo non decide. Lo fa solo per i poteri forti", ha aggiunto. "La Fiom non ha mai avutopregiudiziali - ribadisce - quando Renzi si e' presentato e hadetto 'cambiamo il paese', noi abbiamo detto 'siamo pronti,cambiamolo assieme'. Per gli ottanta euro abbiamo detto'spendili, dalli a tutti'. Quando ha tassato le renditefinanziarie, abbiamo detto 'bene, vai avanti, fai lapatrimoniale'. Poi non so cosa sia successo tra luglio eagosto, ma lui ha fatto altre scelte: non stare con quelli chelavorano ma stare con Confindustria. Noi diciamo che su quelterreno non siamo d'accordo". A suo avviso il giudizio su ungoverno e' "per quello che fanno, non per dicono", e "oggi"quello che fa l'Esecutivo "non e' utile ne' giusto". E ilpremier Matteo Renzi "dovrebbe avere umilta', riconoscere cheoggi il consenso tra i giovani e quelli che cercano lavoro nonc'e'". Se vuole cambiare paese, conclude Landini, "lo deve farecon noi e non contro di noi. Quello che mi interessa e' checambino le cose".
Secondo fontisindacali sono 100 i bus arrivati nel capoluogo campano condelegazioni anche dall'Ilva di Taranto, dall'Ast di Terni e daGioia Tauro. Il corteo con le bandiere rosse della Fiom-Cgil emusica dei 99 Posse e' partito da piazza Mancini verso piazzaMatteotti, dove Landini salira' sul palco insieme al segretarioconfederale Cgil Franco Martini e a precari. Da Pomiglianod'Arco e' partita una delegazione di cassaintegrati Fiat abordo di una limousine bianca con le fiancate decorate discritte contro la riforma del lavoro; ci sara' anche lostriscione "Renzi e Marchionne alle catene, operai inparadiso". (AGI).