Così la stampa estera 'legge' la vittoria del No
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Così la stampa estera 'legge' la vittoria del No
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  • New York Times. Segnala il rischio di "una rinnovata e verosimilmente contagiosa crisi finanziaria in Italia, dove le banche sono piene di crediti deteriorati e gli investitori, di cui hanno disperatamente bisogno, saranno cacciati dal ritorno dell'instabilità italiana". Una situazione, osserva il quotidiano Usa, che "certamente si riverbererà in tutta l'Unione europea già scossa dalla rabbia anti-establishment". Per il Nyt, la sconfitta di Renzi "dischiude non solo la prospettiva di una punizione sui mercati ma anche di un governo provvisorio, pieno di tecnocrati nominati dal presidente italiano. Un'altra possibilità è rappresentata da elezioni anticipate nel 2017, sebbene anche questo sia incerto perché la legge elettorale è all'esame della Corte costituzionale". Se si optasse per il voto anticipato, "il 2017 si profilerebbe come un anno cruciale per la storia dell'Unione europea con membri fondatori come Germania, Francia e potenzialmente l'Italia tutti alle urne - afferma il Nyt - con forti candidati populisti ed euroscettici in corsa".
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  • Washington Post. "L'assediato establishment politico europeo ha perso un altro round, domenica, nel tentativo di fermare il movimento anti-elite, con il presidente del Consiglio italiano, Matteo Renzi, che si èdimesso dopo che gli elettori hanno bocciato le sue riforme costituzionali". Così il Wp paragona la vittoria del No al referendum italiano al trionfo del candidato repubblicano Donald Trump, eletto 45esimo presidente degli Stati Uniti. "Una spinta significativa per le crescenti forze populiste" in Italia, scrive il quotidiano, "proprio poche settimane dopo la vittoria negli Usa di Donald Trump". E se la deriva populista in Italia "è ancora una prospettiva incerta", osserva il quotidiano americano, "la sorprendente forte vittoria alle presidenziali in Austria" del candidato indipendente sostenuto dai Verdi, Alexander Van der Bellen - che ha fermato il rivale di estrema destra Norbert Hofer - "suggerisce che vi saranno dei limiti all'ondata di rabbia anti-elite iniziata a giugno con il voto della Gran Bretagna per uscire dall'Unione europea e continuata con la vittoria di Trump il mese scorso".
  • Wall Street Journal. "Una vittoria populista nel cuore dell'Europa". Ecco il titolo del descrive la bocciatura del referendum e le conseguenti dimissioni di Renzi. E il trionfo del No in Italia pone dei rischi per l'Eurozona, secondo il quotidiano finanziario americano. "Il voto di domenica in Italia sul referendum - osserva il Wsj - rinforza la spaccatura, sempre più ampia, tra il contesto economico necessario per sostenere la moneta comune europea e la crescente marea del populismo nel continente".
  • Cnn. I populisti 'cacciano' il premier italiano dopo una clamorosa sconfitta al referendum. E' il commento dell Cnn per la netta vittoria del No e le dimissioni di Renzi. Il titolo è sulla frase del premier: "Il mio governo finisce qui". Spiega la Cnn: "Il risultato è una netta vittoria dei partiti populisti e nazionalisti euroscettici in Italia, che hanno portato avanti una massiccia campagna contro Renzi e le sue promesse di stimolare con le riforme la stagnante economia italiana. Il 'No' della campagna è stato guidato dal populista Movimento 5 Stelle guidato da Beppe Grillo, che prevede di portare a casa un risultato sostanziale alle prossime elezioni politiche. Quando si perde non si può far finta che nulla sia accaduto, andare a letto e fare sonni tranquilli. Il mio governo finisce qui oggi", ha detto Renzi.


  • ​Bbc. I leader dell'Ue non hanno dormito stanotte, si legge in una approfondita analisi sulle preoccupazioni di Bruxelles dopo "le dimissioni dell'ultimo premier di sinistra in Europa". Angela Merkel in Germania è troppo preoccupata a gestire la crisi, mentre la Francia è in balia degli euroscettici del Front National. L'Italia invece "si sveglia stamani sotto le minacce di una crisi bancaria, disordini politici, e un gruppo di populisti anti-sistema pronto a bussare alle porte del governo. Eurozona e Ue sono avvertiti".
  • The Guardian. Anche il quotidiano britannico punta sui venti di populismo nel nostro Paese ed evidenzia la reazione sui social del segretario della Lega Matteo Salvini, che scrive "Viva Trump, viva Putin, viva Le Pen e viva la Lega!". Da qui la preoccupazione, perché le dimissioni di Renzi arrivano in un momento in cui il Paese "sta gestendo una serie di grandi questioni che non erano sulla scheda elettorale: la crisi migratoria in cui si sente abbandonata dall'Europa, una crisi bancaria non risolta, la disoccupazione, il debito al 132% del Pil, con nessuna soluzione in vista".


  • Le Monde. Il quotidiano francese sottolinea il rischio di una incertezza politica ed economica in Italia, che arriva dopo lo choc della Brexit e nel pieno dell'ascesa in Europa dei movimenti populisti. E cita il commento a caldo del pentastellato Luigi Di Maio: "A partire da domani si inizierà a lavorare per lo sviluppo del futuro programma e la squadra che farà il governo futuro".




    E spiega: "La grande maggioranza dei politici italiani, il populismo di destra del M5S o della Lega Nord e perfino l'ala iribelle' del Pd hanno chimato il popolo a votare No denunciando la concentrazione di potere nelle mani del capo del governo".
  • Bild. "L'Europa può permettersi l'Italia-choc?", si chiede il quotidiano tedesco ''. "Renzi a Bruxelles un garante della stabilita' e ora c'e' un nuovo test per l'Europa in crisi", Bruxelles "teme che le forze populiste e gli euro-scettici si rafforzeranno nel paese" e "i mercati finanziari guardano all'Italia con preoccupazione", sottolinea il quotidiano analizzando il calo dell'euro.



    El Pais. Per il quotidiano spagnolo la sconfitta di Renzi "apre nuovi dubbi e perplessità sul progetto europeo". Così "in un solo mese Renzi è passato dall'essere l'ultimo leader politico straniero festeggiato dal presidente Barack Obama alla Casa Bianca al responsabile di una manovra che ha diviso l'Italia e l'ha messa di fronte a un futuro incerto. Soprattutto perché - al di là delle riforme specifiche rese con una sola domanda contorta che chiedeva di modificare 47 articoli della Costituzione - il voto sul referendum è stato in realtà un voto di fiducia a Renzi e alla sua leadership. E lui è ne è uscito sconfitto.


  • Russia Today (RT) - L'emittente internazionale filo -Cremlino accusata nelle settimane scorse di tifare per il No, mette in evidenza il fatto che la sconfitta del Sì "èampiamente ritenuta una sconfitta personale di Renzi, ma anche un duro colpo alle elite di burocrati Ue". L'inviata di RT sottolinea l'aspetto del voto legato alle politiche Ue, più che al personale gradimento o alla fiducia del premier Renzi. "E' un voto molto piu' simbolico...è anche un voto contro l'Unione europea e contro il suo establishment", dichiara la giornalista, riferendo le opinioni degli elettori che ha intervistato a Roma. Spazio anche ai commenti positivi di diversi esponenti di partiti filorussi in Italia ed Europa, che erano favorevoli al No: dal leader del Movimento Cinque Stelle Beppe Grillo alla sindaca di Roma, Virginia Raggi, fino al segretario della Lega Matteo Salvini e alla guida del Front National Marine Le Pen.


  • Sputnik International. L'altra testata che fa riferimento al gruppo di Russia Today 'festeggia' su Twitter il voto in Italia con una Gif piuttosto eloquente e scrive:​​ "La maggioranza degli italiani ha respinto le riforme costituzionali nel referendum".

    In un articolo sul suo sito internet, Sputnik rilancia un'intervista dell'agenzia ufficiale Ria Novosti al deputato della Lega, Paolo Grimoldi - favorevole al riconoscimento della Crimea come regione russa - il quale spiega di essere "contento per il risultato del referendum e per la decisone di Renzi". "Ora, nuove elezioni parlamentari il prima possibile", aggiunge il politico.

  • Ria Novosti. "Fallisce il referendum in Italia: Renzi si dimette, esulta l'opposizione", titola l'agenzia Ria Novosti, che poi pubblica subito una biografia del premier italiano

  • Rossiya 24. La tv federale titola il suo servizio sulle dimissioni di Renzi "la seconda Brexit". "L'incertezza italiana minaccia di incidere sul settore bancario, per non parlare della prospettiva di arrivo al potere degli euroscettici. Il referendum in Italia e' un altro paragrafo nella nuova pagina della storia europea, con molte incognite".


    Per approfondire:

    Wall Street Journal
    New York Times
    Washington Post
    Cnn
    Le Monde
    El pais

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