Roma - A Roma comincia "una nuova era", un nuovo "percorso condiviso e democratico, che mancava alla nostra citta'". Virginia Raggi è intervenuta alla prima seduta della nuova assemblea capitolina, ricordando che "dopo 8 lunghi mesi, Roma torna ad avere un sindaco eletto democraticamente dai propri cittadini". "Dobbiamo ritenerci orgogliosi: aver ripristinato la democrazia in una citta' dove questa era venuta a mancare", ha scandito il sindaco, "questa deve tornare ad essere casa loro, la casa di tutti i romani", e "questa vicinanza serve per recuperare quel rapporto di fiducia tra i cittadini e le istituzioni che manca da troppo tempo e che deve tornare a costituire la base per la costruzione di una solida unità di intenti e della conseguente azione politico-amministativa, da parte dei consiglieri liberamente eletti dalla comunità romana".
Raggi ha prestato giuramento davanti all'assemblea capitolina a rispettare la Costituzione italiana e lo Statuto di Roma Capitale. Un applauso ha suggellato questo momento chiave dell'insediamento del sindaco, a conclusione di tutto l'iter procedurale che ha portato alla nomina di presidente, vicepresidenti e segretari dell'assemblea. Subito dopo, Raggi ha tenuto il suo discorso di insediamento, cui seguira' l'indicazione della composizione della giunta. All'annuncio che da domenica prossima, ogni domenica, le porte del Campidoglio saranno aperte ai cittadini, dal pubblico nell'aula Giulio Cesare e' partito un nuovo applauso.
"Vogliamo iniziare da subito a dare un primo segno tangibile: a partire dall'ultima domenica di questo mese le porte del Campidoglio saranno aperte alle visite dei cittadini che vorranno conoscere da vicino i luoghi delle loro, delle nostre Istituzioni", ha aggiunto Raggi, ricordando che "inoltre le sedute dell'Assemblea Capitolina sono pubbliche, come anche le sedute delle commissioni e i cittadini sono sempre invitati a partecipare. Le sedute dell'Assemblea Capitolina saranno trasmesse in streaming e stiamo lavorando per trasmettere anche quelle delle Commissioni"
"Ora merito e dignità" - "Lavoreremo per introdurre un nuovo alfabeto e parole come merito, trasparenza, legalita', solidarieta' dopo anni di buio e abbandono", ha detto Raggi. "Lavoreremo per i nostri figli e per i figli dei nostri figli - ha aggiunto Raggi - e lo faremo avendo le mani libere da ogni compromesso. Ho appena giurato su una Costituzione bellissima, scritta per noi dopo il culmine di uno dei periodi piu' bui della nostra storia e ho giurato sullo Statuto di Roma Capitale, con profonda convinzione di volerne la piena attuazione".
"Orgogliosa di essere primo sindaco donna" - "Sono orgogliosa di essere la prima sindaco donna della citta' di Roma, e anche questo non possiamo non considerarlo un risultato straordinario", ha affermato Raggi che si e' detta "orgogliosa, peraltro, che avvenga proprio in un momento nel quale le pari opportunita' appaiono una chimera. Proprio per questo motivo, riprendendo una battaglia avviata nella scorsa consiliatura, mi auguro che quest'Aula saro' in grado di trasformare quanto prima la ormai anacronistica Commissione delle Elette in Commissione delle Pari opportunita', dando la possibilita' anche agli uomini di partecipare e contribuire allo sviluppo di un tema che appartiene a ciascuno di noi", ha aggiunto il sindaco.
"Mi auguro che da parte delle opposizioni vi sia un approccio leale e franco al dialogo, e mi auguro che la consapevolezza della sfida che abbiamo di fronte sia anche la loro stessa consapevolezza", ha aggiunto il sindaco. "Memore dell'esperienza pregressa nell'Assemblea Capitolina, proprio da rappresentante dell'opposizione, auspico che ogni consigliere qui seduto oggi, possa mantenere un comportamento consono alla solennita' di questi luoghi e all'alta funzione che svolge nell'interesse dei cittadini", ha aggiunto Raggi, perche' "noi per primi abbiamo il dovere e l'onore di dare il buon esempio. Questa e' la nostra grande occasione per cambiare realmente le cose ed e' l'occasione di tutti i romani per tornare ad avere una citta' che si occupi finalmente di loro e di noi tutti", ha continuato il sindaco, per la quale "non bastera' fare, ma bisognera' fare bene: ne siamo consci e insieme ne saremo capaci".
Il sindaco ricorda Petroselli e Argan - "Il 27 settembre 1979, in questa stessa aula, l'ormai scomparso sindaco Luigi Petroselli nel suo discorso di insediamento rievocava con forza il principio e il sentimento dell'umilta', raccogliendo l'eredita' di un altro gigante della storia capitolina, Giulio Carlo Argan, in segno del rispetto verso il suo alto e ineguagliabile rigore intellettuale e morale", ha sottolineato il sindaco. "Noi, dobbiamo oggi avvicinarci all'importante compito che ci attende con senso del dovere e con umilta', nella piena consapevolezza che ricostruire una citta' in macerie, come quella che ci hanno lasciato, non sara' certamente facile", ha aggiunto Raggi, assicurando pero' che "ce la possiamo fare: e' un obiettivo che il M5S puo' e vuole raggiungere".
"Sara' onere e dovere della mia amministrazione confermare la fiducia che la maggioranza dei cittadini ha riposto nel nostro progetto di governo: un progetto fondato sull'idea di una citta' nuova, finalmente in grado di poter camminare sulle proprie gambe e rivolgere uno sguardo al futuro, dopo le tristi e gravissime vicende giudiziarie di Mafia Capitale che hanno macchiato l'immagine del Campidoglio e anche quella dei moltissimi dipendenti pubblici onesti che lavorano duramente ogni giorno per il bene della nostra citta'", ha aggiunto Raggi. Proprio ai dipendenti "voglio rivolgere un messaggio: voglio dirgli che servira' uno sforzo comune, che servira' costanza e determinazione, che servira' la voglia di ripartire, e che questa voglia pero' dovremo sentirla dentro, in ognuno di noi, perche' solo insieme saremo in grado di fare davvero la differenza", ha aggiunto Raggi, annunciando che "in questo senso ci tengo a sottolineare la mia precisa volonta' di tenere per me le deleghe sul personale", e che "la prossima settimana abbiamo gia' in programma una prima riunione nella quale inizieremo a confrontarci. Un confronto che, lo voglio pero' ribadire in questa sede, si rivolgera' sempre ai lavoratori tutti", ha concluso il sindaco, perche' "solo insieme riusciremo a ristabilire quel senso di comunita' perduto e di cui Roma ha estremamente bisogno". (AGI)