Primo si' al ddl Riforme Oggi resa dei conti nel Pd
(AGI) - Roma, 14 dic. - I componenti della commissione Affaricostituzionali della Camera di M5s e Lega hanno abbandonatoieri i lavori durante il

(AGI) - Roma, 14 dic. - I componenti della commissione Affaricostituzionali della Camera di M5s e Lega hanno abbandonatoieri i lavori durante il voto degli emendamenti alle riforme,nel giorno in cui sale la tensione nel Pd fra la minoranza e ilpremier. "Se qualcuno sovrappone il voto non condiviso alledifficolta' di agibilita' politica, questo non e' problema cheriguarda i lavori della commissione".
Il presidente dellacommissione Affari costituzionali, Francesco Paolo Sisto,commenta cosi' la decisione di M5s e Lega di abbandonare ilavori della commissione durante l'esame degli emendamenti alddl Riforme. "Un partito a sinistra del Pd si costuituira' seRenzi continua cosi'". La minaccia viene dal leader dellaminoranza Pd, Pippo Civati, a Bologna per presentare in unincontro dell'associazione "E' possibile" il "Patto del nonNazareno". "Non e' colpa o responsabilita' nostra - ha spiegatoCivati a margine della manifestazione - noi segnaliamoquestioni fondamentali come la riforma della Costituzione fattameglio, una legge elettorale in cui i cittadini scelgano glieletti e non siano i politici a scegliersi tra di loro, unariforma del lavoro che non sia una cosa di destra come quellache abbiamo visto finora. Per me il percorso non finisce qui enon e' necessario scindersi - ha aggiunto Civati - se pero' nonc'e' la disponibilita' da parte di Renzi a confrontarsi conquesta parte di Paese ognuno ne trarra' le conseguenze".
Cuperlo: saremo leali ma pretendiamo autonomia
Unpatto questo, ha spiegato Civati, "gia' sottoscritto daformazioni politiche riconoscibili, come il capogruppo di SelArturo Scotto, come le formazioni verdi che spero siriunifichino; c 'e' qualcuno che rappresenta la lista Tsipras,ci sono molti movimenti, c'e' Nadia Urbinati che e' sempre laprima firmataria di appelli per la Costituzione... Per orasiamo partiti da chi conosciamo - ha concluso il leader dellaminoranza Pd - ci sono anche tante figure che non hannoetichette: apriamo uno spazio politico, secondo me molto largoe molto vivo".
In precedenza Civati aveva detto che se Renzicontinua cosi', a marzo la minoranza Pd non si candidera' conlui. "Se Renzi si presenta con il jobs act e con le cose chesta dicendo alle elezioni a marzo non saremo candidati conRenzi". "Se la legislaturaproseguira' - ha detto ancora Civati - noi abbiamo un programmae un progetto. Ci si rivolge alle forze parlamentari senzaguardare le loro provenienze: chi e' d'accordo sottoscrive ilpatto e si vota di conseguenza in parlamento.
Soprattuttoquando si tratta di Costituzione - ha detto ancora Civati - nonc'e' una disciplina di partito, non c'e' neanche un programmaelettorale ne' un programma di governo perche' Renzi non ha maiscritto nulla. Quindi - ha concluso Civati - ci sentiamoresponsabilmente liberi". "Se il programma questa volta loscriviamo e non sono considerate le nostre ragioni - haspiegato Civati rispondendo all'ipotesi di eventuali elezionianticipate - e' piu' serio dire andate avanti voi da un'altraparte , noi faremo qualcosa di diverso". "Non e' una scissione- ha concluso Civati - e' una presa d'atto di una differenza".Per Civati, l'assemblea di oggi del partito "e' un thriller,Renzi decide di notte...". A Bologna, dove Civati si e'presentato a un incontro dell'associazione "E' possibile" perdiscutere "Il patto del Non Nazareno", annuncia: "Io stosereno, come consiglia di fare lui da tempo: non ho niente daperdere, qualcun altro ci perse Palazzo Chigi". (AGI).