Pensioni: Zanetti frena "Impensabile restiture indicizzazione"
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Pensioni: Zanetti frena "Impensabile restiture indicizzazione"

Pensioni: Zanetti frena "Impensabile restiture indicizzazione"

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(AGI) - Roma, 6 mag. - Premette che si tratta di "un'opinione atitolo personale", avanzata nella sua veste di segretario diScelta civica, ma e' il sottosegretario all'Economia EnricoZanetti a liquidare come "impensabile" l'ipotesi di restituireerga omnes l'indicizzazione delle pensioni, in seguito allasentenza della Consulta. "Escludo che sia possibile restituirea tutti l'indicizzazione delle pensioni. Per quelle piu' altesarebbe immorale e il governo deve dirlo forte. Occorre farloper le fasce piu' basse", ha aggiunto. Sei milioni dipensionati interessati al blocco dell'adeguamento dellepensioni e un 'buco' per le casse dello Stato che a secondadelle fonti va dai cinque ai quasi 10 miliardi di euro. Questol'effetto della sentenza della Consulta che il 30 aprile scorsoha definito incostituzionale la norma del Salva Italia cheprevede il blocco dell'adeguamento delle pensioni superiori atre volte il minimo Inps maturate nel biennio 2012-13. Secondo i sindacati, in particolare lo Spi-Cgil che circaun mese fa ha diffuso uno studio a riguardo, la platea dipensionati interessati e' di poco piu' di 5,5 milioni dipersone. Secondo il sindacato inoltre ai pensionati interessatida questa misura non sono stati corrisposti complessivamente9,7 miliardi di euro, pari ad una perdita media pro-capite di1.779 euro. L'Avvocatura dello Stato invece aveva posto sulpiatto della bilancia, quale contropartita all?eventualeaccoglimento del ricorso, la cifra di circa 5 miliardi che loStato avrebbe dovuto restituire ai pensionati: circa 1,8miliardi per il 2012 e 3 miliardi per il 2013. Il sindacatoricorda che nel biennio 2012-2013 l'adeguamento delle pensionie' stato bloccato per importi superiori a tre volte iltrattamento minimo, ovvero circa 1.400 euro lordi. Ma aggiungeche "nel biennio 2014-2015 invece l'adeguamento e' statosull'intero importo della pensione con una percentuale del 100%solo per tutti quelli che hanno un assegno fino a tre volte iltrattamento minimo mentre decresce per le altre categoried'importo dallo 0,95% fino allo 0,40%". Per questo, e' laconclusione, la perdita per i pensionati e dunque il costo perle casse pubbliche si aggira sulla cifra di poco meno di 10miliardi di euro. Intanto il governo assicura che non ci sara'alcuna nuova manovra. "Quando avremo fatto i conti faremo tuttele valutazioni. Non mi sembra che ci sia una manovraall'orizzonte", ha detto il ministro dell'economia, Pier CarloPadoan. Niente manovra all'orizzonte per riassestare il 'buco'dei conti pubblici creato dalla sentenza della CorteCostituzionale sulle rivalutazioni delle pensioni, dunque. Ilministro dell'Economia Pier Carlo Padoan esclude che il governostia pensando ad una manovra di aggiustamento dei conti perrimediare al colpo durissimo sulle finanze pubbliche infertodalla decisione della Consulta. Un colpo che potrebbe pesareper 10 miliardi di euro sulle casse dello Stato e far saltaregli equilibri di deficit e di debito che l'esecutivo aveva gia' messo a consuntivo. Padoan non nasconde la preoccupazione del governo, una preoccupazione che emerge perfino da un lapsus freudiano incommissione finanze del Senato, quando il ministrodell'Economia si rivolge ad un senatore del Pd chiamandoloFornero e ammettendo di "avere la testa sempre li'". Ilministero dell'Economia sta cercando una soluzione che "siarispettosa della sentenza ma che minimizzi i costi per lafinanza pubblica", dice Padoan. "Le sentenze si applicano -aggiunge - ma la sentenza della Consulta richiede unavalutazione dettagliata sia sotto il profilo giuridico chesugli impatti finanziari. Non stiamo facendo altro alministero che cercare di capire cosa vuol dire quella sentenza in termini di impatto, anche per evitare equivoci". "Possogarantire che stiamo lavorando in tutte le direzioni perassumere una decisione confome alle leggi e rispettosa delladecisione dei giudici, ma che minimizzi i costi per la finanzapubblica. Gli effetti sui conti ci sono e intervengono in un momento in cui i conti pubblici stanno migliorando e ciauguriamo che continuino a farlo". Int6anto Mario Montireplica piccato a Matteo Orfini. "C'erano 'pippe' nel miogoverno? Opinione ponderata del presidente del Pd, che ha ancheusato un termine tecnico...", dice ad Agora' su Rai Tre. Ilblocco delle indicizzazioni sulle pensioni, rileva in propositol'allora presidente del Consiglio, "era strettamenteindispensabile. Ho letto che e' stata una delle decisioni piu'sofferte prese dalla Corte. Una sentenza che, nella pacatezzache la Corte Costituzionale deve avere e quasi nell'oblio dellecircostanze specifiche in cui le decisioni sono prese, guardauno spicchio significativo di un intero problema, e cioe' ilblocco delle indicizzazioni delle pensioni, e forse - osservaancora il senatore a vita - non da' altrettanto rilievo adaltri valori di pari rilevo costituzionale, come per esempio ilvincolo di bilancio". .
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