Pd, e' l'ora della frattura, Bersani contro Renzi
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Pd, e' l'ora della frattura, Bersani contro Renzi

Pd, e' l'ora della frattura, Bersani contro Renzi

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(AGI) - Roma, 27 feb. - Si tiene la riunione dei gruppiparlamentari del Pd. Ma ad emergere e' la frattura all'internodel partito. La sancisce Pier Luigi Bersani in persona. Il suoe' un discorso cartesiano sul metodo, ma le implicazioni dimerito sono evidenti. "Rubricare tutto in una logica di poteree' un insulto. Esistono le idee, combattere anche solo per leidee. Bisogna che questa nuova generazione se lo metta in testaquesto piccolo particolare", spiega, "Io non ho niente dachiedere, pero' alle mie idee non ci rinuncio, sia chiaro".Ieri aveva detto che non avrebbe votato l'Italicum, oggi difatto o ribadisce nel chiedere un rispetto di sostanzaall'interno del partito di maggioranza relativa. Il mondo politico registra, comunque, anche un altroavvenimento. Il Parlamento impegna il Governo a favorire ilriconoscimento dello Stato della Palestina. L'Aula della Cameraha approvato a larga maggioranza due mozioni: una presentatadal Partito democratico, dal Psi e da Per l'Italia, l'altra daArea popolare e Scelta civica. L'esecutivo, aveva detto primadelle votazioni il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni,valuta con favore "l'impulso parlamentare a promuovere ilriconoscimento di uno stato palestinese e a fare tutti glisforzi per riprendere il negoziato tra le parti. C'e' ildiritto dei palestinesi a un loro stato - aveva sottolineato -e il diritto dello stato di Israele a vivere in sicurezza difronte a chi per statuto vorrebbe cancellarne esistenza".Soddisfatto anche il Pd, che con Roberto Speranza, capogruppo efirmatario della mozione, dice: "Oggi e' un bel giorno per ilParlamento". La proposta e' stata appoggiata anche da Sel: sitratta, afferma Arturo Scotto "di un importante contributo persuperare lo stallo del negoziato e favorire il processo dipace". "Il voto di Sel e' un segnale positivo, speriamo che cisia la stessa disponibilita' da parte di Renzi sulle riforme",commenta il bersaniano D'Attorre. Contraria Forza Italia. "IlGoverno - sostiene Daniele Capezzone - deve evitare di compiereatti e gesti simbolici che possano rappresentare forme diriconoscimento, o portare ad una accelerazione di qualsiasiprocesso di riconoscimento, di uno Stato palestinese al difuori del negoziato diretto e di un accordo di pace complessivotra le parti. E deve soprattutto evitare di compiere qualsiasiatto e gesto simbolico di legittimazione di organizzazioniterroristiche islamiche, Hamas compresa. Tutti ricordino cheIsraele e' l'unica democrazia di quell'area". Duro il giudiziodella Lega, che ha accusato il governo di "inconsistenzatotale": "Israele e' rimasto l'ultimo baluardo democratico inmedio oriente - sottolinea Gianluca Pini - Ammettere che e'possibile arrivare al riconoscimento unilaterale dello Stato diPalestina senza accordi preventivi con Israele e' un rischiosoazzardo". (AGI)
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