AGI - "Se arriviamo alla sfida con la Lega e il centrodestra con la Torre di Babele, per me la sfida del 2023 possiamo pure non giocarla, abbiamo già perso". Lo ha detto il segretario nazionale del Pd, Enrico Letta, all'assemblea dei senatori dem. "Mi sono messo in testa - ha aggiunto - di fermare la crisi del Pd: una crisi sulle politiche e una nei rapporti umani deteriorati. Da 10 giorni abbiamo dato un segnale forte alla nostra gente, al governo, agli altri partiti, al Paese".
Letta è quindi passato al tema più scottante, quello della sostituzione dei due capigruppo alla Camera e al Senato, Giancarlo Delrio e Andrea Marcucci, con due esponenti donna del partito: "Un partito come il nostro, organizzato con vertici tutti uomini, semplicemente in Europa non ha cittadinanza. Un uomo segretario, due capigruppo maschi, tre ministri maschio nel governo, cinque presidenti di Regione maschi: questa è la nostra prima fila. È irricevibile".
Letta si rivolge quindi direttamente a Delrio e Marcucci: "Vi chiedo di aiutarmi. So che chiedo un sacrificio gravoso a Marcucci e Delrio. Chiedo ad Andrea generosità, anche nel gestire con voi questo passaggio. Evitiamo di stare settimane sui giornali su questi temi interni. Io guardo solo alla mia coscienza e responsabilità. Sento un dovere storico. Non è immaginabile che dopo la pandemia, che ha portato in primo piano i valori di fraternità e lotta alle disuguaglianze, il Paese ne esca a destra, per nostre mancanze".
Delrio ha già dato la sua disponibilità: "La sfida di Enrico Letta e del Partito Democratico per la parità di genere è la mia sfida. Per questo mi faccio da parte per una soluzione che porti una donna alla guida dei deputati Pd. Decideremo insieme per il bene di una grande comunità politica".
Si è intanto appreso che Letta ha incontrato ieri il leader di Articolo Uno, Roberto Speranza. Stando a quanto viene riferito il colloquio è stato molto positivo e Speranza rimane un interlocutore privilegiato per il Pd nell'ottica di un centrosinistra largo.