Stipendio pieno e regate. Il deputato Mura passa al gruppo Misto per continuare la sua battaglia politica
Dopo l’espulsione dal M5s, il velista sardo cambia casacca e si appresta a sensibilizzare sul problema dell’inquinamento dei mari partecipando alla regata Rotta del rum

Un passaggio scontato che è diventato realtà. Andrea Mura, il velista-deputato espulso dal Movimento 5 Stelle per aver collezionato oltre il 96% delle assenze in Parlamento, ha cambiato casacca. Lasciati i banchi del partito guidato da Luigi di Maio, lo sportivo si è iscritto al Gruppo Misto, come racconta la sua scheda all’interno del sito della Camera dei Deputati.
La fine degli “obblighi”
L’espulsione, non senza polemiche, garantisce a Mura di liberarsi anche dalle rigide regole che il Movimento impone ai suoi rappresentanti politici a Roma. Non ci sarà per lui nessun versamento alla Casaleggio Associati e nessuna decurtazione dello stipendio. Come ricorda Sardinia Post, il velista percepirà una cifra che si aggira intorno ai 20mila euro mensili. L’annuncio del suo allontanamento era arrivato con un post su Facebook pubblicato dalla senatrice Paola Taverna che apostrofò Mura “menefreghista e irresponsabile”. Poche ore dopo anche Di Maio prese posizione ricordando la posizione privilegiata di chi viene eletto per servire il Paese e i suoi cittadini: “I parlamentari sono i primi che devono andare a lavorare”
La difesa del velista
Mura si era difeso ricordando che, fin dal primo momento del suo coinvolgimento politico, il Movimento 5 Stelle sapeva del fatto che sarebbe stato un deputato-testimonial e che non avrebbe abbandonato la sua professione: "Capisco l'incredulità ma l'ho detto fin dall’inizio che non volevo fare il parlamentare ma salvare gli oceani dalla plastica. Il Movimento sapeva benissimo quale sarebbe stato il mio ruolo”. Con una dettagliata descrizione della sua giornata lavorativa tra l’attività con la sua barca e quella come deputato da un ufficio a Cagliari.

E ora?
Lo sportivo sardo non ha mai nascosto che, a novembre, prenderà parte alla Rotta del rum la regata che ogni quattro anni parte dalla Francia per raggiungere i Caraibi. Continuerà quindi a fare politica sensibilizzando il mondo sul problema dell’inquinamento degli oceani: “Userò la mia imbarcazione “Vento di Sardegna”, in pratica una Formula 1 delle barche, davanti a due milioni e mezzo di spettatori e a 90 milioni di telecamere per trasmettere un messaggio fondamentale: salvate gli oceani dalle microplastiche”. Ma lo farà con una casacca politica diversa.
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