La Commissione europea irrompe nel dibattito politico italiano. Lo fa con le parole di Pierre Moscovici, commissario agli Affari Economici che dice senza mezzi termini: "L'Italia è tra i rischi del 2018 per l'Unione europea" e definisce l'appuntamento elettorale del 4 marzo "un rischio politico", come riporta Repubblica.
A preoccuparlo è la legge elettorale e che non garantirà, salvo sorprese, un esito certo. Il rischio è che si replichi lo stallo già visto in Spagna e in Germania. Ma sono anche le tante voci in campo critiche rispetto la moneta unica (Salvini e Di Maio) e, più in generale, rispetto alle regole europee.
Chi è Pierre Moscovici
Durante la campagna presidenziale del 2012, è stato direttore di campagna del candidato socialista François Hollande. Nel 2014 viene indicato come Commissario europeo per gli affari economici e monetari nella nuova Commissione Juncker.
Cosa fa
La sua posizione ha una grande importanza, dovuta all'impatto che l'Unione europea ha sul mondo dell'economia, ma non è l'unico a occuparsi di questioni economiche: ci sono i commissari alle imprese e all'industria, al mercato interno ed ai servizi, alla concorrenza, al commercio, alla fiscalità ed all'unione doganale, alla programmazione finanziaria ed al bilancio, all'energia e alla politica dei consumatori. Il Commissario è anche l'interlocutore naturale della Banca centrale europea e a lui fa capo la Direzione Generale per gli affari economici e finanziari, attualmente diretta dall'italiano Marco Buti.
Di qui è nato anche il botta e risposta a distanza tra Moscovici e Luigi Di Maio. "La proposta di sfondare il tetto del 3 per cento nel rapporto deficit-Pil è un controsenso assoluto", ha detto il commissario Ue riferendosi a un passaggio di Luigi Di Maio riguardante il programma M5s. Parole che Di Maio incassa per poi dirsi "dispiaciuto dall'ingerenza" e chiedere un "confronto pubblico".
Ma non sono sfuggite al Commissario europeo le parole del candidato del centrodestra in Lombardia, Attilio Fontana, che ha parlato di "razza bianca" e dei rischi connessi all'arrivo di migranti nel nostro Paese. Ed ecco la reazione da Bruxelles: "Queste affermazioni sono evidentemente scandalose, ma ho fiducia nel popolo italiano", riporta La Stampa. E' a fronte di tutto questo che Moscovici si spinge ad auspicare la vittoria di una coalizione "pro Ue e pro Euro", fino a citare direttamente Paolo Gentiloni e Pier Carlo Padoan: "Non è un segreto che sugli orientamenti europei e le decisioni da prendere sulla zona euro c'è una convergenza di vedute molto chiara con Gentiloni, Padoan e il governo".
La reazione
Inevitabile che, al di qua delle Alpi, insorgessero le forze di opposizione. Giorgia Meloni invita senza giri di parole Moscovici a "farsi i fatti suoi". Per Matteo Salvini, ci si trova di fronte a una "inaccettabile intrusione". Per Sandra Savino, capogruppo di Forza Italia in Commissione politiche Ue alla Camera, "Moscovici può dormire sonni tranquilli perché all'orizzonte in italia si prevede una netta vittoria del centrodestra".