Le minacce dei no vax all'immunologo Burioni

Sui social promettono una spedizione punitiva. Il medico nei giorni scorsi si era espresso contro il rinvio dell'obbligo dei vaccini per l'iscrizione a scuola deciso dal Senato

Le minacce dei no vax all'immunologo Burioni 

Insulti e minacce dai 'no vax' al virologo marchigiano Roberto Burioni, in prima linea nella campagna pro vaccini. "Ho saputo che vai al mare a Rimini", ha scritto una mamma su Facebook indicando il numero dello stabilimento che frequenta il virologo, "prego di non incontrarti e in cuor mio spero che affoghi! Per ogni lacrima versata, per ogni notte insonne, per ogni discriminazione, per ogni ora tolta ai nostri figli dietro questa guerra... il mio più sonoro vaff!....". Dopo il post altri militanti 'no vax' hanno invocato "una spedizione punitiva" contro il virologo, ha riferito Il Resto del Carlino.

Sull'episodio sta indagando la Digos di Rimini, su segnalazione dei colleghi milanesi che si occupano direttamente delle minacce al dottor Burioni e non è esclusa una denuncia per l'autrice del post. Il virologo, da parte sua, si è detto dispiaciuto per la violenza degli attacchi ma ha liquidato chi lo minaccia come "un branco di babbei".

Burioni è stato oggetto delle minacce dei no vax perché ha criticato il rinvio dell'obbligo dei vaccini per l'iscrizione a scuola deciso dal Senato come "una pagina infame nella storiadella Repubblica", scritta mettendo "a rischio la salute dei bambini piu' deboli e indifesi per ingraziarsi la parte piu' ignorante e oscurantista del Paese".

M5s: "Nessun abbandono della scienza"

"Sono un medico chirurgo e non sono un no vax. Quello che è stato fatto dall'Aula del Senato è stato approvare un emendamento per garantire l'accesso a scuole materne e asili nido ai bambini in attesa del decreto legge", ha commentato in una nota Pierpaolo Sileri (M5s). "L'obbligo delle vaccinazioni, come ribadito fino allo sfinimento e fino a ieri sera anche dal ministro, resta, così come la presentazione delle certificazioni da parte dei genitori. Le famiglie che non vaccinano devono essere sensibilizzate a farlo attraverso campagne mirate e chiare che non sono state mai messe in campo", ha continuato il presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato.

"Il nostro obiettivo - prosegue -, e questo sarà il fulcro del ddl che presenteremo, è gestire le vaccinazioni in base ai dati scientifici ed epidemiologici che avremo con il pieno funzionamento dell'anagrafe vaccinale, finora mai istituita. Finora, tradotto: per colpa di chi era qui prima di noi. Vogliamo dati completi per avere il polso della situazione e muoverci in base a quelli. Nessuno abbandona la scienza e nessuno mai e poi mai metterà a repentaglio la salute dei nostri figli".



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