I cinque fallimenti del governo gialloverde secondo Nicola Zingaretti
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I cinque fallimenti del governo gialloverde secondo Nicola Zingaretti

I cinque fallimenti del governo gialloverde secondo Nicola Zingaretti

Nicola Zingaretti
ANDREA RONCHINI, RONCHINI / NURPHOTO - Nicola Zingaretti
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1) "Avevano preannunciato fuoco e fiamme dopo le europee con la conquista dell'Europa. Hanno sbagliato tutto. L'Italia è isolata. Hanno detto no a Timmermans il candidato che di più aveva scommesso sulla crescita e il lavoro ma così facendo hanno favorito un impianto che rischia di riproporre le politiche del rigore. Il Parlamento Europeo che doveva essere dei nazionalisti è presieduto da David Sassoli PD europeista convinto che finalmente ha iniziato, lui e non Salvini (che ha disertato 6 vertici dei ministri europei degli interni su 7), a porre il tema di Dublino e delle responsabilità dell'Europa".2) "Hanno dovuto accettare la manovra correttiva. Lo hanno negato fino alla fine ma poi l'hanno fatta: circa 9 miliardi e mezzo tra minori spese e maggiori entrate. Aveva ragione l'Europa i conti erano fuori controllo e per rimettere le cose a posto hanno dovuto limitare i due provvedimenti identitari di Lega e 5 stelle quota 100 e reddito di cittadinanza. Hanno preso atto che non "tirano" questa è la verità".3) "La flat tax altro provvedimento di bandiera della Lega non si farà. Era prevedibile non solo perché iniqua ma soprattutto perché non ci sono i soldi. Ad ottobre i problemi saranno ben altri, c'è il rischio concreto che le scelte sbagliate di questo governo si possano pagare con tagli alla sanità e agli altri servizi pubblici. Il ministro Tria ha annunciato un calo delle tasse per le classi medie. Vedremo, detta così è la proposta del PD avanzata nelle scorse settimane. Ci hanno ignorato, avevamo ragione noi".4) "Su l'immigrazione un disastro. A parte il dramma umano i nostri confini non sono protetti e controllati. Gli sbarchi continuano l'Europa ci ha lasciato soli ed è chiarissimo perché Salvini diserta i vertici: perché li risulterebbe evidente che sono proprio i Paesi di Visegrad suoi alleati a isolarci. Il nervosismo del ministro degli Interni ha un motivo le sue scelte ci hanno portato in un vicolo cieco e non sa come uscirne".5) "In tutto questo la Libia sta esplodendo e all'Italia sembra non interessi nulla".
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